Il MISE valuti attentamente il futuro della Ferrosud


Tra le tante vertenze che attanagliano il tessuto produttivo della nostra regione, quella della Ferrosud merita un’attenzione particolare. Si tratta di un’azienda radicata nel territorio materano dalla seconda metà degli anni ‘60, appartenuta alla storica Ansaldo Breda e, dal 2002 sotto il controllo del Gruppo Mancini. Una vera e propria eccellenza che ha realizzato commesse per le Ferrovie dello Stato, FAL e protagonista internazionale con la costruzione di carrozze destinate a percorrere il tunnel realizzato nella Manica.

L’azienda che ha dato lavoro negli anni a circa 800 dipendenti, oggi si trova a combattere contro gli esiti infruttuosi di un concordato preventivo che si trascina sin dal 2010. Negli ultimi anni, i circa 80 lavoratori rimasti si sono dovuti accontentare di commesse a tempo e di proposte di riorganizzazione societaria poco affidabili e senza alcuna prospettiva solida.

Non è inoltre chiaro il progetto messo in campo per poter operare nel campo della demolizione delle carrozze ferroviarie e l’abbattimento di rifiuti inquinanti, sottoposto alla Regione Basilicata.

A questo quadro si aggiunge la difficile situazione giudiziaria dei vertici del Gruppo Mancini, che vede Piero Mancini coinvolto in un processo per bancarotta fraudolenta.

Comprendiamo lo stato d’ansia e preoccupazione dei lavoratori e ci auguriamo che le prossime interlocuzioni con il MISE portino ad una svolta decisiva per il futuro dell’azienda. L’azienda ha assoluto bisogno di piani industriali seri e credibili tali da riportarla ai fasti di un tempo e non di acrobatiche operazioni societarie che potrebbero comportare solo il perpetuarsi di una pericolosa situazione di incertezza per decine di famiglie.

Gianni Perrino
Portavoce M5S Basilicata - Consiglio Regionale