Turismo e Brand Basilicata: numeri e strategie per il rilancio lucano


MATERA - Il settore turistico in Basilicata è cresciuto in maniera esponenziale dal 2015 ad oggi. Matera Capitale europea della Cultura 2019 ha creato un richiamo globale, portando la Basilicata a registrare il maggior incremento percentuale di arrivi turistici, italiani e stranieri, pari rispettivamente a +39% e +95%. Matera è la prima Provincia italiana per incremento di arrivi turistici nel periodo 2010-2016 (+72,4%), concretizzatosi per la maggior parte (+39%) nel periodo immediatamente successivo alla conferma dell’assegnazione del titolo di Capitale europea della Cultura. Anche la spesa dei turisti è aumentata in maniera rilevante: +42% tra il 2015 e il 2016.

I turisti possono trovare in Basilicata un’offerta turistica molto variegata. Accanto alle attrazioni di tipo naturalistico, le aree protette della Regione occupano circa il 20% dell’intera superficie regionale con circa 200.000 ettari, la Regione è anche ricca di musei e di siti archeologici. I prodotti tipici della tradizione, DOC, DOCG, DOP, IGT e presidi Slow Food e prodotti agroalimentari tradizionali, hanno permesso di sviluppare anche il turismo enogastronomico.

La “maglia nera” resta però quella dell’occupazione! Gli occupati nei servizi sono il 7,4%, dato inferiore alla media del Mezzogiorno (7,6%), e nazionale (8,2%).

“Per far crescere “i numeri degli impiegati nel settore” è necessario strutturare un intervento di sistema” dichiara Enzo Acito, candidato alle Regionali nella lista Forza Italia – Berlusconi per Bardi, già assessore al turismo del Comune di Matera “che preveda, ad esempio, un servizio di affiancamento lungo tutta la filiera del turismo, dall’accoglienza alberghiera alla conoscenza delle lingue straniere da parte degli operatori, alle certificazioni internazionali delle strutture”

Nell’ottica di questa strategia di sviluppo, un esempio concreto di “target d’interesse” è la generazione dei “Millennials” (nati tra il 1980 e il 2000), che sono alla costante ricerca di bellezza, autenticità e qualità, e rappresenteranno il 50% della popolazione entro il 2030. Il nuovo approccio di turismo sostenibile proposto dalla Basilicata rappresenta un’esperienza di viaggio indimenticabile, garantendo rispetto dell’ambiente e ospitalità calorosa. Per tararsi concretamente sulle esigenze di un target così specifico, costantemente connesso, il turismo della Basilicata deve digitalizzarsi e concentrarsi sulla “sharing economy”, ovvero la condivisione di alloggi e trasporti privati, unitamente ai vari servizi professionali della filiera.
A quanti obietteranno le solite questioni della scarsa popolosità del territorio lucano, dell’arretratezza strutturale, portiamo l’esempio dell’Islanda, 348.450 abitanti e una densità di popolazione pari a 3,4 abitanti/ km2 (tra le ultime dieci nazioni al mondo), bellezze naturali intatte, che nel 2017 ha registrato 2,2 milioni di arrivi dall’estero con un + 74% dal 2015, ed il cui turismo sta vivendo una fase di boom. Il valore del “marchio-Islanda” è aumentato dell’83% rispetto al 2016, grazie ad un coinvolgimento attivo della popolazione, e la produzione di contenuti Social che hanno, di fatto, contribuito a rilanciare l’immagine dell’Islanda nel mondo. Un altro canale di “pubblicità” per il territorio è stata la popolare serie televisiva «Game of Thrones» che ha contribuito a rendere conosciuti ed apprezzati gli sconfinati paesaggi islandesi.

Il paragone con la Basilicata calza a pennello! Quello Lucano e quello Islandese sono due territori “isolati”, scarsamente popolati, ma capaci di valorizzare le risorse del loro territorio e farne attrattore turistico internazionale.

E poi ad Agosto 2019 le “nostre lande” ospiteranno la nuova produzione hollywoodiana, «Bond 25», il nuovo film su James Bond diretto da Cary Fukunaga.

“E’ arrivato il momento di cominciare a valorizzare il “Brand Basilicata”, attraverso le opportunità che ci vengono offerte, tocca a noi innescare il cambiamento, invertire la rotta!”