(reuters)
ROMA - Tensione nella maggioranza dopo lo stop alla mozione dei cinquestelle contro la Tav. A Palazzo Chigi si è tenuto un colloquio tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il ministro dell'Interno e vicepremier Matteo Salvini. Ora è atteso il comizio del vicepremier a Sabaudia.
Nel colloquio con il premier Conte il leader leghista, secondo quanto viene riferito, avrebbe posto le proprie condizione per andare avanti:una rivoluzione nel governo, con nomi nuovi e un "contratto" rivisto e corretto in salsa leghista, o è meglio finirla qui, subito. E non arrischiarsi neanche ad avviare un'impresa impervia come quella di scrivere, da separati in casa, la prossima manovra.
A creare scompiglio nella maggioranza la mozione dei Cinquestelle No Tav non andata in porto, mentre di fatto sono passate tutte le altre mozioni a favore dell'opera: il Senato ha approvato quella del Pd con 180 sì, 109 contrari e un astenuto. La mozione Bonino ha ottenuto 181 sì, 107 no e un astenuto.
Quella di Fratelli d'Italia è passata con 181 sì, 109 no e un astenuto. Infine quella di FI ha preso un voto in più ottenendo 182 voti favorevoli, 109 no e 2 astenuti.
Presente a Palazzo Madama il vicepremier Matteo Salvini che ha cancellato l'iniziativa politica a Sabaudia (Latina) prevista in mattinata, prima tappa del suo tour agostano nel centro-sud e il comizio ad Anzio (Roma) nel pomeriggio, sarebbe confermato invece l'evento a Sabaudia in serata.
"Gli insulti di Renzi, della Boschi e del PD mi divertono, gli attacchi quotidiani dei 5Stelle mi dispiacciono. Come si fa a lavorare così?", aveva detto su Twitter Matteo Salvini commentando un'intervista in cui Danilo Toninelli lo definisce "un nano sulle spalle di giganti che lavorano".
Nel colloquio con il premier Conte il leader leghista, secondo quanto viene riferito, avrebbe posto le proprie condizione per andare avanti:una rivoluzione nel governo, con nomi nuovi e un "contratto" rivisto e corretto in salsa leghista, o è meglio finirla qui, subito. E non arrischiarsi neanche ad avviare un'impresa impervia come quella di scrivere, da separati in casa, la prossima manovra.
A creare scompiglio nella maggioranza la mozione dei Cinquestelle No Tav non andata in porto, mentre di fatto sono passate tutte le altre mozioni a favore dell'opera: il Senato ha approvato quella del Pd con 180 sì, 109 contrari e un astenuto. La mozione Bonino ha ottenuto 181 sì, 107 no e un astenuto.
Quella di Fratelli d'Italia è passata con 181 sì, 109 no e un astenuto. Infine quella di FI ha preso un voto in più ottenendo 182 voti favorevoli, 109 no e 2 astenuti.
Presente a Palazzo Madama il vicepremier Matteo Salvini che ha cancellato l'iniziativa politica a Sabaudia (Latina) prevista in mattinata, prima tappa del suo tour agostano nel centro-sud e il comizio ad Anzio (Roma) nel pomeriggio, sarebbe confermato invece l'evento a Sabaudia in serata.
"Gli insulti di Renzi, della Boschi e del PD mi divertono, gli attacchi quotidiani dei 5Stelle mi dispiacciono. Come si fa a lavorare così?", aveva detto su Twitter Matteo Salvini commentando un'intervista in cui Danilo Toninelli lo definisce "un nano sulle spalle di giganti che lavorano".