Testamento biologico: a Filiano un incontro informativo sul tema

FILIANO (PZ) - A distanza di due anni dall’approvazione della Legge n. 219 del 2017 sul Testamento Biologico sono ancora pochi gli italiani che hanno redatto le proprie disposizioni anticipate di trattamento (DAT). La Legge consente al cittadino - in previsione di un’eventuale futura incapacità di autodeterminarsi e dopo avere acquisito adeguate informazioni mediche sulle conseguenze delle proprie scelte - la possibilità di esprimere le proprie volontà in materia di trattamenti sanitari, nonché il consenso o il rifiuto su: accertamenti diagnostici, scelte terapeutiche e singoli trattamenti sanitari.

Molti, ancora oggi, non sono a conoscenza dell’esistenza della suddetta norma, mentre altri non sanno bene come funziona.

Allo scopo di sensibilizzare e informare correttamente i cittadini su questo argomento e sulla sua importanza l’Associazione Pro Loco di Filiano, con il patrocinio del Comune di Filiano, ha organizzato un convegno dal titolo “Testamento Biologico. Profili giuridici, etici, medici e religiosi” che si terrà sabato 18 gennaio alle ore 17.30 presso il centro sociale “Prof. G. Lorusso” in Filiano.

La serata inizierà con i saluti del Presidente dell’Associazione Pro Loco Filiano, Maria Santarsiero e del Sindaco di Filiano, Francesco Santoro.

La discussione su questa tematica complessa e delicata sarà affrontata tenendo conto dei suoi profili giuridici, etici, medici e religiosi e si avvarrà del contributo di esperti del settore: il Dott. Vito Pace, Presidente Ordine Notai Distretto di Potenza; il Prof. Rocco Gentile, Docente di Bioetica per l’Università Cattolica Sacro Cuore di Roma e Direttore del Centro di Bioetica Lucano; il Dott. Marcello Ricciuti, Medico Palliativista e Direttore Hospice presso l’Azienda Ospedaliera San Carlo di Potenza e Don Gerardo Lasalvia, bibliotecario Arcidiocesi di Potenza.

«Affronteremo un tema molto delicato» - dichiara Maria Santarsiero, Presidente Pro Loco Filiano - «ma non è fuori luogo immaginare che anche un’associazione di promozione del territorio quale la Pro Loco possa contribuire a dare informazioni sulle disposizioni anticipate di trattamento».