Il 29 Agosto 2020, a Matera, presso la Cava del Sole, "Medea – ultima notte"


Nell’anno della pandemia Covid 19, si leva da Matera, già capitale europea della cultura 2019, una voce imponente: quella della cultura. Non esiste rinascita economica senza una crescita culturale.

Con “Medea ultima notte” si torna a parlare di cultura nei luoghi della cultura. Con il patrocinio del Comune di Matera, del Ministero per i beni culturali, con il sostegno della Fondazione Teatro Petruzzelli e la media partner di Rai cultura e TGR, questa riscrittura e questa visione di Eppe Argentino Mileto di uno dei personaggi femminili più affascinanti e controversi, più discutibili e discussi della galassia letteraria e teatrale, affronta coraggiosamente una versione totalmente diversa del mito giunto fino ai nostri giorni; Medea riprende fiato, recupera il respiro, anima l’anima, si riprende una scena sin qui sconosciuta.

La Medea che andrà in scena a Matera, nella scrittura, nel suo stesso impianto, nell’interpretazione, stravolge tutti i canoni del teatro noto sin qui. Anzi, non sappiamo neanche se si possa più parlare di teatro, in quanto vanno in scena, nel corpo di un uomo, dieci, cento, mille donne con un unico scopo: raccontare attraverso il matrimonio il fallimento di un amore, senza alcuna tecnica espositiva, senza variazioni timbriche che richiamino un applauso, un consenso emotivo, senza alcuna prova d’effetto. Qui Medea brinda con la sua verità a questo fallimento. Urla un’altra verità. Ispirato alla Medea di Christa Wolf, una delle massime scrittrici di lingua tedesca del Novecento, questa fatica si aggrappa alle corde della verità nascosta per scendere negli inferi delle anime dei singoli
personaggi.

Questa Medea transita dal thumos al theos non grazie ad una vendetta e ad un infanticidio, ma per non esser stata creduta, per non esser stata intruppata, per non aver ubbidito ai Corinzi, soprattutto per aver scoperto l’orrendo crimine su cui si fonda e vive e sopravvive una ipocrita società. Si eleva nel sacro Olimpo grazie al coraggio del dubbio. E se non fosse stata lei ad uccidere nessuno? Attraverso il suo racconto, nella sua ultima notte con Giasone, ripercorrendo il suo matrimonio, sposterà la macchina da presa, riprenderà la scena della vita da un altro punto di vista, accompagnerà il pubblico per mano, conducendolo da tutt’altra parte: quella delle donne.