Maltempo: campagne allagate e stalle sepolte dalla neve


ROMA - Terreni coltivati allagati, piante sradicate, stalle, campi sepolti dalla neve che blocca le strade rurali con la mobilitazione dei trattori degli agricoltori della Coldiretti utilizzati come spalaneve per pulire le strade. E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti sugli effetti dell’ondata di maltempo di inizio anno. Aziende agricole isolate, stalle sepolte dalla neve, tubi di abbeveramento congelati nella Garfagnana e Media Valle del Serchio in Toscana mentre sono circa 800 gli ettari di coltivazioni di carciofi in piena raccolta allagati in Sardegna tra i Comuni di Valledoria e Santa Maria Coghinas con danni ingenti la richiesta di calamità naturale, ma danni si contano a macchia di leopardo lungo la Penisola.

Dove si sono verificate forti nevicate sono intervenuti i mezzi agricoli per consentire la circolazione anche nelle aree più interne e difficili e per scongiurare l’isolamento delle abitazioni e delle stalle con gli animali soprattutto nelle aree più impervie interne e montane, per garantire le forniture alimentari e le consegne del latte. Un inizio anno all’insegna del maltempo dopo che il 2020 si è chiuso in Italia con una media di più di quattro nubifragi al giorno (4,1) per un totale di 1500 grandinate, tornado, nevicate anomale, tempeste di fulmini e bombe d’acqua che hanno provocato lungo la Penisola frane, esondazioni, gravissimi danni nelle città e nelle campagne ma soprattutto decine di vittime, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati dell’European Severe Weather Database (Eswd).

Il risultato – conclude la Coldiretti – è il moltiplicarsi di eventi estremi con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo che ha fatto perdere oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra cali della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne con allagamenti, frane e smottamenti