Giuliano: seminario online nell’ambito del progetto FAMI

POTENZA - Nell'ambito del Progetto FAMI a favore dei tutori volontari, promosso dall'Autorità garante per l'Infanzia e l'Adolescenza in collaborazione con il Garante regionale e il Tribunale per i Minorenni di Potenza, si è svolto venerdì 26 marzo 2021 il seminario online sul tema “Il benessere del minore: interdisciplinarietà nella tutela volontaria”.

Il Garante regionale dell’infanzia e dell’adolescenza, Vincenzo Giuliano, ha spiegato, nel suo intervento, il tema dell’incontro.

“Quando si parla di minori – ha detto - in particolare di minori stranieri non accompagnati, non si può non fare a meno di elaborare percorsi condivisi che esigono un confronto continuo a livello professionale e formativo in modo che gli interventi messi in campo non siano scollegati tra loro, perché renderebbero la gestione più complessa e complicata. Tante competenze culturali diverse che si uniscono per risolvere i problemi. Un’interdisciplinarietà, quindi, che diventa indispensabile e necessaria per tutti gli operatori quali avvocati, tutori, giudici, assistenti sociali, ecc..Essa costituisce non solo un’opportunità che porta ad un arricchimento reciproco ma ricompone la frammentazione delle competenze dei saper e delle azioni”.

La presidente del Tribunale per i minorenni di Potenza, Valeria Montaruli, si è soffermata sulla validità degli sportelli di supporto alla tutela volontaria di minori stranieri non accompagnati che sono stati attivati sia presso il Tribunale per i minorenni di Potenza sia presso l’Ufficio del Garante sottolineando l’esigenza di rendere attuativo il protocollo sanitario per l’accertamento della minore età dei minori. Ha invitato, inoltre, le comunità di accoglienza a dotarsi di mediatori culturali per l’ascolto dei minori e sollecitato l’invio delle relazioni semestrali da parte dei tutori.

Giuseppe Marino, referente del Progetto FAMI, ha ringraziato per la presenza Alessandro Padovadani, coordinatore RTI Progetto FAMI - Direttore generale Area Sociale Istituto Don Calabria, e tutti i relatori per il loro contributo gratuito e dato atto del buon lavoro che sia il Garante dell’infanzia che il Tribunale per i minorenni di Potenza hanno messo in atto attestandosi come punto di riferimento anche  a livello nazionale per le buone pratiche e ha invitato i partecipanti ad iscriversi al corso di formazione in atto  per tutori per minori stranieri non accompagnati. 

Cristiana Coviello, membro dell’Osservatorio nazionale Infanzia e Adolescenza, nel suo intervento ha sottolineato le funzioni e il ruolo dell’Osservatorio, principalmente quello di redigere il Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva, e la relazione biennale sulla condizione dell’infanzia e sull’attuazione dei diritti: “Lo scopo è dare priorità ai bisogni dei soggetti in età evolutiva e guidare le politiche nazionali in tal senso”. 

Luisa Comitino presidente dell’Ordine degli assistenti sociali della Basilicata, ha esposto le fasi della presa in carico e la tutela del MSNA, sottolineando gli step che vanno dalla prima alla seconda accoglienza, esplicitando gli aspetti postivi della legge Zampa che convergono verso la tutela del minore, specie nell’azione che riguarda l’introduzione della figura del tutore volontario.

In seguito, Filomena Labriola, presidente dell’Associazione nazionale dei Pedagogisti (sezione Puglia e Basilicata), si è soffermata sugli aspetti educativi legati alla tutela volontaria, sottolineandone i compiti di cura, amministrazione, tutela e protezione, sottolineando gli aspetti formativi necessari per esercitarne il ruolo, e la necessità di lavorare nella rete sociale conoscendone gli aspetti principali: “E’necessario porre attenzione al passaggio all’età adulta e alla necessità di progettare percorsi di inclusione reali come l’orientamento al lavoro”.

Isabella Labanca, rappresentante AINSPED Basilicata, ha posto l’attenzione sulla origine del fenomeno migratorio che consiste nella perdita della speranza di realizzare i propri sogni nel territorio e pertanto occorre offrire un supporto in grado di dare l'occasione di realizzarli, costruendo relazioni basati sulla fiducia, elemento basilare su cui deve lavorare il tutore, impegnandosi a costruire percorsi di inserimento a prevenzione della marginalità sociale

Nel suo intervento, Luisa Langone, presidente dell’Ordine degli Psicologici della Basilicata, ha sottolineato il ruolo degli psicologici nella formazione dei tutori, specie negli aspetti comunicativi e relazionali, e la necessità di lavorare sugli aspetti motivazionali: “Fondamentale è il lavoro in equipe, specie nella presa in carico del minore e nella definizione del suo profilo”.

Angela Maria Bitonti, membro dell’Unità operativa locale-Basilicata, ha ribadito gli aspetti legislativi finalizzati al superiore interesse del minore ed esplicitato l’organizzazione dell’Unità operativa in Basilicata. L’avvocatessa ha sottolineato l’esiguo numero dei tutori volontari rispetto al numero di minori presenti nel territorio lucano e le difficoltà di seguire il percorso di inserimento degli stessi.