Rmi, Bellettieri: “Tutelare i soggetti sociali più fragili”

POTENZA - Il consigliere di Fi si esprime contro la decisione del Comune di Roccanova di non voler aderire alla proroga delle attività oltre la data del 31 marzo 2021. “Così si nega ai beneficiari la possibilità di usufruire della misura per altri tre mesi”

“È inaccettabile che persone che versano abitualmente in stato di povertà, spesso con disagi e situazioni familiari di grandissime difficoltà, vengano trattati con atteggiamento punitivo. Le comunicazioni di esclusione vanno immediatamente fermate e va aperto un tavolo di discussione per la gestione tecnica e politica della situazione”. Così il consigliere regionale di Forza Italia, Gerardo Bellettieri, che si esprime contro la decisione del Comune di Roccanova di non voler aderire alla proroga delle attività legate al reddito minimo di inserimento oltre la data del 31 marzo 2021, così come stabilito dall’assessore alle Attività Produttive, Francesco Cupparo. “In questo modo, viene negata ai soggetti beneficiari la possibilità di usufruire della misura per altri tre mesi”.

“Questa modalità di gestire la situazione rischia di disperdere il lavoro fatto – sostiene Bellettieri – con conseguenze gravi su quelle persone che vivono in particolari condizioni di difficoltà. Il grande e proficuo lavoro svolto dagli operatori, soprattutto per i servizi ai Comuni e ai cittadini testimonia che il loro è un ruolo fondamentale nella difesa del territorio e dell’ambiente, nel supporto alle comunità lucane. Non possono essere i redditi di sussistenza a dare dignità sociale, specie a quanti si ritrovano, con famiglia a carico, ancora troppo giovani per la pensione o con troppi anni per trovare un nuovo lavoro”.

“Il Reddito di Inserimento, infatti – puntualizza Bellettieri – non è un assegno di sussistenza, ma si tratta di reinserimento al lavoro. Grazie a questo progetto, persone che vivono una grande criticità sociale provano a ritrovare la dignità di essere cittadini con ogni diritto, primo tra tutti il lavoro.Nell’attuale drammatica fase emergenziale determinata dalla pandemia non si può restare sordi  di fronte al grido di dolore dei soggetti sociali più fragili e vulnerabili che vivono in un grave stato di disagio. Occorre prestare la massima attenzione alle condizioni di vita e di lavoro delle categorie più svantaggiate, che non possono subire ulteriori forme di penalizzazione”.

“Se realmente non si vuole lasciare indietro nessuno - conclude il consigliere Bellettieri - bisogna prodigarsi affinché vengano mantenuti attivi i livelli occupazionali e non si attui questa ingiustificata riduzione, che danneggerebbe una platea di lavoratori appartenenti a nuclei familiari che vivono proprio grazie a questa fonte di reddito. Occorre fare in modo che questa misura passiva del lavoro si trasformi in una straordinaria occasione di politica attiva e che i soggetti beneficiari diventino i protagonisti della ripresa della nostra regione.”