Amabili Confini 2021: I dati e le riflessioni sulla sesta edizione online

MATERA - Si è conclusa con successo la sesta edizione della rassegna di rigenerazione sociale dedicata al tema “stupore”, che si è svolta dal 7 maggio al 23 giugno, in versione online.

7 incontri e 13 ore di collegamenti con tanti ospiti che hanno impreziosito le numerose rubriche create apposta per il format digitale e che si possono rivedere sulla pagina facebook di Amabili Confini e sul canale Youtube.

Alla rassegna hanno partecipato 7 scrittori di fama nazionale e 55 ospiti che hanno arricchito il palinsesto con la loro presenza. Ospite permanente di questa edizione è stata la cantautrice Rita Zingariello, protagonista di raffinati “frammenti musicali” tratti dal suo repertorio. Come per le edizioni precedenti, i 68 testi pervenuti quest’anno, di cui 59 racconti e 9 poesie, saranno pubblicati nell’antologia scaricabile dal sito www.amabiliconfini.it 

“La scelta di optare anche quest’anno per le dirette online -dichiara il direttore artistico Francesco Mongiello- è scaturita da diverse ragioni, non ultima quella di trovare una soluzione immediata in un clima caratterizzato da una grande incertezza a causa dell’emergenza sanitaria. Ovviamente non siamo stati gli unici a ripiegare su questa formula. Molti festival e manifestazioni culturali sono ricorsi alla modalità cosiddetta ibrida. Questo ha consentito diversi vantaggi: il primo, non trascurabile soprattutto per le piccole organizzazioni come la nostra, è stato quello di abbattere i costi. Il secondo, di uguale importanza, è che l’online rende più democratico l’accesso agli eventi, consentendo a chiunque di parteciparvi. Un’altra caratteristica del digitale è rappresentata dalla possibilità di lasciare una traccia tangibile del lavoro svolto con la creazione di un vero e proprio archivio a cui tutti possono attingere. Per ampliare il più possibile la platea dei fruitori, abbiamo rimodulato il nostro format creando diverse rubriche di qualità che potessero motivare il pubblico a seguirle. Una delle più apprezzate è stata Tradurre lo stupore, che ha visto la partecipazione di prestigiosi traduttori che hanno dato una loro suggestiva interpretazione del tema dell’edizione rapportandola alla loro professione. Nella rubrica Amabili Alchimìe, invece, si è data la possibilità ad altri operatori culturali di promuovere le proprie iniziative in uno spazio interamente autogestito.

La rassegna ha raggiunto il picco di ascolto in occasione della presentazione del libro Lettere tra due mari della scrittrice danese Siri Ranva Jacobsen, una delle voci più originali e seducenti della narrativa nordica. Hanno avuto un ottimo riscontro anche quegli spazi in cui è emersa la vocazione principale del progetto che, lo ricordiamo, non è un concorso letterario ma è volto a dare rilievo alle periferie urbane e sociali attraverso i racconti degli abitanti dei quartieri, dei detenuti della casa circondariale di Matera e dei migranti. In futuro continueremo sicuramente ad utilizzare la formula ibrida che abbiamo avuto modo di sperimentare in questi due anni e di cui riconosciamo tutte le potenzialità.”

 “Siamo riusciti a trasformare le criticità del digitale in opportunità, -conclude Maria Rosaria Salvatore, presidente dell’associazione Amabili Confini- L’impatto è stato senz’altro più faticoso sia per il pubblico sia per il team. La comodità di un’organizzazione a distanza è solo apparente, in realtà cela un imponente lavoro di squadra.

Il numero dei racconti pervenuti è stato quest’anno inferiore rispetto alle scorse edizioni ma, per ovvie ragioni, ce lo aspettavamo. Infatti, il cuore della nostra rassegna sono propri gli incontri nei quartieri e la modalità online ha creato probabilmente un’atmosfera differente, che ha inibito quel coinvolgimento emozionale fondamentale per lanciarsi in questo tipo di iniziativa. Siamo comunque soddisfatti dei risultati ottenuti perché, al di là dei numeri, il progetto ha raggiunto ancora una volta i suoi obiettivi. Fermo restando che il contatto umano resterà per noi sempre più appagante e divertente.”