“La Basilicata che non ti aspetti”, bene il secondo incontro

POTENZA - La Basilicata sorprende perchè è anche terra di ricerca e sperimentazione, emozione ed esperienzialità, internazionalizzazione. E’ quanto è emerso dal secondo incontro promosso dalle Associazioni lucane in Italia finalizzato alla conoscenza delle innovazioni nelle attività culturali e socio-economiche della Basilicata. L’incontro, che è stato trasmesso in diretta Facebook per essere fruibile anche fuori dall’Italia, ha dimostrato ancora una volta il ruolo di servizio che le Associazioni Lucane in Italia possono svolgere anche per gli altri lucani altrove. Sono emerse notizie di specificità sconosciute ai più, che confermano l’utilità della ricerca su una Basilicata che non ti aspetti. 

I relatori di Alsia, l’Agenzia Lucana di Sviluppo e Innovazione in agricoltura, hanno indicato i fondamentali cambiamenti avvenuti nei suoi 24 anni di attività: da ente liquidatore di asset agricoli ad organismo propulsivo dell’agricoltura e dell’agroindustria lucana. Un ruolo fondamentale non solo per la Basilicata ma per l’Italia (e non solo) essendo la nostra una regione uno dei territori meno antropizzati ed a maggiore biodiversità d’Europa.

Ne ha parlato Sergio Gallo, Direttore della Comunicazione, che ha portato i saluti del Direttore Aniello Crescenzi e fatto un quadro generale delle molteplici attività dell’Agenzia, che ha reso più chiaro funzione e ruolo degli altri relatori.

Domenico Cerbino, responsabile dell’Azienda Sperimentale di Rotonda (Pz) e relatore per l’agrobiodiversità, ha parlato di cose affascinanti e che non ti aspetti: l’esistenza di varie specie di“alberi patriarchi”, tra i quali un pero di 400anni (primato europeo); la protezione dei grani antichi; la tutela e valorizzazione dell’agrobiodiversità della Basilicata mediante la banca dei semi, il ruolo dei divulgatori, degli agricoltori-custodi e, da poco, anche la figura del cuoco-custode.

Filomena Carriero ha parlato delle attività condotte nel Centro Ricerche Metapontum Agrobios per lo sviluppo e l’innovazione in agricoltura, nell’agroindustria, nella chimica verde e nella bio-economia. Portando gli ascoltatori in un mondo misterioso, affascinante ed evocatore della attualità. Come nel caso delle tecnologie del sequenziamento utilizzate nella definizione del profilo genetico delle piante e che, in epoca Covid, è indispensabile nella identificazione del virus e sue mutazioni. In Basilicata, le Tecnologie del sequenziamento sono utili alla conoscenza  e alla difesa delle tipicità lucane .

Tipicità alla cui divulgazione contribuisce il personal chef lucano Antonio di Stasi, con una storia professionale assai rilevante che lo vede a contatto con personalità dell’imprenditoria, dello sport e della cultura piemontese, una regione di grandi tradizioni gastronomiche. In questa realtà, Antonio di Stasi si adopera per far apprezzare i prodotti lucani come emerso nella conversazione con l’imprenditore ed ex Presidente del Torino Calcio Attilio Romero, grande estimatore e cultore di prodotti lucani e, sorpresa nella sorpresa, del Potenza Calcio.

La seconda parte dell’incontro è stata dedicata alla “Basilicata come Terra di Cinema”, un titolo usato sempre più di frequente per segnalare la vocazione della Lucania ad ispirare e fare da scenario alla realizzazione di film e documentari grazie ai suoi paesaggi unici, alle storie e alle atmosfere dei suoi borghi.

Dalla conversazione con Nicola Timpone, Direttore Artistico della kermesse cinematografica di recente rinominata Marateale è stato confermato che il cinema in Basilicata non è più solo un set per film ma molto altro perché si stanno sviluppando oltre alla custodia di memorie uniche nel mondo (Cineteca di Oppido Lucano) anche competenze tra giovani filmaker, imprenditoria, sistemi istituzionali di promozione /incentivazione settoriale, eventi di livello internazionale.

Di quest’ultimo aspetto, Nicola Timpone ha offerto l’evidenza attraverso anticipazioni che verranno a breve ufficializzate dal Marateale, evento con uno numero crescente di personalità internazionali in giuria, come protagonisti di film e presenze sul red carpet.

Molto sottolineata l’educazione al cinema, attraverso masterclass e attività nelle scuole.

In chiusura di incontro Pierluigi Maulella Barrese, Coordinatore della Struttura di Coordinamento Informazione, Comunicazione ed Eventi del Consiglio regionale della Basilicata, ha espresso vivo apprezzamento per un incontro che ha confermato oltre ogni aspettativa sia la importanza di ampliare la conoscenza di una realtà che è sempre più complessa e innovativa  sia la utilità di avere presidenti delle associazioni lucane che si alternano in questa scoperta del territorio.

Ha introdotto l’incontro Francesco Donadio, Presidente del Circolo dei Lucani in Umbria, coadiuvato da Antonio Di Stasi, Presidente dell’Associazione Amici della Lucania di Asti, da Teresa Summa, Presidente dell'Associazione Circolo Culturale Lucano a Parma e da Alessandro Martino dell’associazione dei Lucani a Roma.