Per questa ragione non sembrano esserci possibilità di vittoria per le tante altre cause presentate da medici e infermieri, operatori sociosanitari, farmacisti, biologi, psicologi, veterinari, massofisioterapisti non vaccinati che vorrebbero comunque lavorare e ricevere lo stipendio.
Le sospensioni degli operatori sanitari non vaccinati erano iniziate dopo l’approvazione del relativo decreto legge lo scorso 1 aprile.
Tuttavia non sempre le cose sono andate nei tempi previsti dal decreto, e molte Regioni sono ancora nella fase delle verifiche e dell’invio dei primi avvisi, come nel caso della medica di Brindisi, in cui l’azienda sanitaria locale aveva iniziato optato per spostarla in un posto di lavoro non a contatto con le persone e con altri operatori, ma non era stato possibile trovare una soluzione, ed era quindi stata decisa la sospensione.