Festa dei nonni, Giuliano: fondamentale il loro ruolo

POTENZA - Il Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza è intervenuto alla Festa dei nonni organizzata dalla Scuola D. Savio di Potenza, ringraziando la dirigente Diana Camardo e tutto il personale docente per ciò che fanno a beneficio dei nostri bambini e ragazzi.

“La festa dei nonni è nata per sottolineare il fondamentale ruolo e il valore dei nonni nella nostra società, non soltanto affettivamente ma anche finanziariamente. E ringraziarli per essere portatori di memoria e accompagnatori nella crescita educativa dei nostri bambini”.

Così ha esordito il Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza, Vincenzo Giuliano, intervenendo alla Festa dei nonni organizzata dalla Scuola D. Savio di Potenza, ringraziando la dirigente Diana Camardo e tutto il personale docente per ciò che fanno a beneficio dei nostri bambini/e, ragazzi /e.

“E’ stata scelta la data del 2 ottobre - ha continuato il Garante - perché in questa giornata la Chiesa Cattolica ricorda i Santi Angeli custodi. E non poteva esserci una data migliore perché in effetti i nonni sono i protettori della famiglia: accolgono, aiutano, ascoltano, insegnano, perdonano e qualche volta viziano pure. Insomma, sono i punti di riferimento a cui rivolgersi nel caso di necessità”.

“Fa bene la scuola a dare risalto a questa ricorrenza - ha sostenuto - perché oggi corriamo il rischio dell’incomunicabilità intergenerazionale dovuta al fatto che la società moderna considera ogni generazione come un’isola a sè stante, isolata, autosufficiente e sindacalizzata nelle rivendicazioni. La società non è formata da gruppi di bambini, di genitori, di nonni dove ciascuno cammina per proprio conto (i bambini al nido o alle scuole, i genitori al lavoro anche di sera tarda o nei giorni festivi, i nonni nelle case di riposo) ma c’è bisogno di un ‘un focolare domestico dove compensare l’intensità dei rapporti fra le generazioni e dove tali vincoli non devono scomparire ma rinnovarsi continuamente’”.

“I giovani sono aperti all’ascolto - ha concluso Giuliano - ai racconti dei nonni e capiscono che fanno parte di una storia che dev’essere continuata. Difatti mostrano interesse per le foto, per l’album di famiglia. Vogliono sapere com’erano i loro genitori da piccoli e come si sono comportati in particolari situazioni. Così evitano di sentirsi soli, in balia delle onde, senza sapere da dove provengono e verso quali mete orientarsi. E i nonni sono la medicina migliore per dare risposte e sicurezza a queste loro esigenze”.