MELFI - Per il consigliere M5s “il cambiamento si attua con l’impegno concreto e quotidiano non con le promesse da marinaio”.
“Giunta Bardi al giro di boa. Sulla stampa locale è stato evidenziato in questi giorni il lavoro dei primi due anni e mezzo del cosiddetto ‘governo regionale del cambiamento’. Tante ombre e poche luci per dare dignità al popolo lucano e garantire una ripartenza vera, dopo decenni di famelico clientelismo ed impoverimento della Basilicata. Al netto della realizzazione dei punti programmatici che convinsero i lucani a dare fiducia nel 2019 al centrodestra a trazione leghista, constatiamo l’inerzia della Giunta e del governatore Bardi, senza poco rammarico”. Così il consigliere regionale Gianni Leggieri (M5s) che aggiunge: “Mi preme sottolineare, a questo punto, che mancano ancora risposte sulle iniziative che la Regione Basilicata vorrebbe intraprendere su temi affrontati di recente. Tra questi quello del soppresso Tribunale di Melfi, accorpato nel 2013 al Tribunale di Potenza. Silenzio assordante da parte del governatore Bardi. Eppure, la Commissione interministeriale per la Giustizia nel Sud Italia vede il diretto coinvolgimento della ministra per il Sud e la Coesione territoriale, Mara Carfagna di Forza Italia, oltre che la Ministra della Giustizia Marta Cartabia".
"Il Consiglio regionale - sottolinea Leggieri - l’8 giugno scorso, convocato in seduta straordinaria, ha votato all’unanimità una risoluzione che impegna la Regione a trovare ogni soluzione utile, presso la Commissione interministeriale, per rivedere le sciagurate scelte degli anni passati, che hanno portato alla chiusura degli uffici giudiziari della città federiciana. Nella risoluzione dei mesi passati si conferiva al Presidente della Giunta ogni ampio potere per sensibilizzare la Commissione interministeriale sulle questioni ancora aperte che tanto hanno nuociuto sulle popolazioni locali, comprese quelle del Vulture Alto-Bradano. Ad oggi nessuna risposta, nessun riscontro, nessuna comunicazione da parte del Presidente Bardi sulle iniziative intraprese presso la Commissione interministeriale per la Giustizia nel Sud. Un silenzio deprimente, proprio mentre in Parlamento l’interesse per rivedere i criteri adottati quasi dieci anni fa, che hanno portato alla chiusura di alcuni Tribunali – compreso quello di Melfi - è di nuovo alto con iniziative legislative ben precise”.
“Spero che il torpore della Giunta regionale della Basilicata su questo delicato fronte – conclude Leggieri - cessi il prima possibile. Il cambiamento si attua con l’impegno concreto e quotidiano non con le promesse da marinaio”.