Accordo Regione -Universita’ Bari, Quarto: medici all'Asm


POTENZA - Il consigliere di FdI: "Molti laureati in Medicina dell'Ateneo pugliese, specializzandi, presteranno attività lavorativa presso l'Azienda sanitaria di Matera, dando un contributo tangibile e concreto al funzionamento della struttura stessa".

"La  perdurante carenza di medici presso le strutture sanitarie italiane costituisce una criticità che purtroppo riguarda anche le strutture materane. La situazione odierna caratterizzata dalla costante presenza di contagi determinati dal covid 19 necessita di interventi urgenti e mirati e quindi di una maggior presenza di personale sanitario negli ospedali. Bene ha fatto la Regione Basilicata ad utilizzare al meglio le possibilità offerte dal protocollo d’ intesa e redigere un importante accordo con l’Università degli Studi di Bari". Lo afferma il consigliere di Fratelli d'Italia, Piergiorgio Quarto che aggiunge: "Protagonisti in assoluto a cui vanno tutti i meriti dell’iniziativa il Dirigente Generale del Dipartimento Politiche della Persona della Regione Basilicata dott. Domenico Tripaldi e il Rettore dell’ Università degli Studi di Bari  dott. Stefano Bronzini. Grazie alla Convenzione in questione, molti laureati in Medicina dell’Università di Bari, specializzandi presteranno attività lavorativa presso l’ Asm di Matera, dando un contributo tangibile e concreto al funzionamento della struttura sanitaria stessa, in attesa da tempo di nuove assunzioni, ancor più giustificate in questo particolare periodo caratterizzato dai nefasti effetti pandemici. Grande merito  ai due Enti considerato che con spirito unitario e sinergico sono riusciti, anche operando in regioni diverse come Puglia e Basilicata, a dare un ausilio importante dal punto di vista logistico e funzionale alla sanità lucana".

"Gli specializzandi assunti con contratti a tempo determinato - dice - rappresentano unità lavorative estremamente qualificate a cui verranno conferiti importanti compiti assistenziali abbinati alla formazione sanitaria già raggiunta. La carenza di medici prodotta dalla disastrosa politica del numero chiuso nelle università di medicina italiane può e deve essere superata anche attraverso iniziative di tale spessore. Gli specializzandi verranno impiegati con una forma di part-time che prevede un impiego lavorativo di 32 ore settimanali, ovviamente saranno scrupolosamente seguiti nel rispetto dei criteri operativi loro attribuiti. Verrà inoltre loro conferita una retribuzione di vantaggio con la previsione di numerose premialità legate alla presenza effettiva, ma soprattutto alla qualità dell’impegno profuso nell’esercizio delle funzioni loro assegnate". 

"La situazione prospettata pur positiva nei suoi molteplici aspetti - continua - deve essere analizzata anche e soprattutto alla luce della istituenda Facoltà di Medicina a Potenza presso l’ Università degli studi di Basilicata. Infatti l’obiettivo dovuto per la città di Matera e per i materani è quello di avere da subito presso la città dei Sassi una sede distaccata della  Facoltà di Medicina che rappresenti  la giusta  espressione e valorizzazione di tutto il territorio materano e della provincia. In poche parole pur valutando i tempi necessari, le prossime intese la Regione Basilicata dovrà siglarle con l’ Università della Basilicata, e a lavorare presso l’ ASM di Matera dovranno essere i giovani laureati lucani che avviano la fase di specializzazione.  Costituisce quanto esposto un atto fondamentale per la città di Matera, pertanto diventa in tempi brevi opportuno canalizzare le risorse indispensabili affinchè il progetto prospettato riceva la necessaria realizzazione".

"In conclusione - afferma il  consigliere regionale di FdI Piergiorgio Quarto - esiste la possibilità di porre un argine a delle difficoltà funzionali serie ed importanti come la mancanza di medici, arrivando semplicemente ad utilizzare gli strumenti a disposizione, validi ed accessibili, ma che richiedono, per essere resi esecutivi, l’intervento di Dirigenti pubblici che dimostrino di essere all’altezza dei compiti attribuiti e soprattutto di essere parte integrante di una P.A. che ha come compito primario quello  di essere sempre al servizio della collettività".