Sparatoria a Ercolano: i due giovani lasciati ad agonizzare per mezzora

ERCOLANO - Dalla ricostruzione degli inquirenti emergono nuovi dettagli sulla morte di Tullio Pagliaro e Giuseppe Fusella. L'uomo che ha sparato dal suo balcone avrebbe aspettato 26 minuti prima di chiamare il 112.

Dall'esame delle immagini estrapolate dal sistema di videosorveglianza di un vicino di casa dell'autrasportatore Vincenzo Palumbo, si è accertato che il 53enne ha sparato 11 colpi di arma da fuoco all'indirizzo dell'auto mentre questa era in moto e si stava allontanando velocemente dal luogo in cui si trova l'abitazione. Dalla visione delle immagini, scrive il gip, appare chiaro che "Palumbo si trovava sul balcone del suo appartamento, che è sopraelevato di circa 2-3 metri rispetto alla strada". Palumbo quindi "sparava dall'alto verso il basso puntando contro l'autovettura", circostanza compatibile con il ritrovamento, da parte dei Carabinieri accorsi sul posto, di fori di ingresso di proiettili sia sul parabrezza che sul tettuccio dell'auto.

La visione delle immagini, scrive ancora il gip, inoltre "dimostra che l'autovettura delle vittime che si stava allontanando è stata bersagliata da ben 11 colpi esplosi dal Palumbo. Le vittime non potevano avere scampo, considerato che era davvero ridotta la distanza dell'auto su cui viaggiavano i due giovani e la raffica di colpi di arma da fuoco esplosa da Palumbo, soggetto avvezzo all'uso delle armi, in quanto cacciatore e titolare di regolare porto d'armi". Dopo essere stata raggiunta dai colpi di pistola, l'auto sulla quale viaggiavano i due giovani ha impattato contro un muretto. Dopo circa 10 minuti, sempre secondo la ricostruzione basata sulle immagini registrate dall'impianto di videosorveglianza, "si vede Palumbo uscire di casa, dirigersi verso l'autovettura, fermarsi poco distante e poi tornare a casa".