Tra Elvis e Calcutta, Sono Fagàn porta gli anni 50' nell'indie pop



Un po’ Elvis e un po’ Calcutta, un po’ démodé e un po’ d'avanguardia. Sono sonorità senza tempo quelle che contraddistinguono La dedico a te, il nuovo singolo di Sono Fagàn, nome d'arte di un cantautore che porta gli anni Cinquanta nell’indie pop.

Primo estratto da un disco di sette brani in uscita nel 2022, La dedico a te è un ritorno alla musica suonata, alle chitarre, alle armonizzazioni vocali, agli arrangiamenti minuziosi. Nel testo si racconta la quotidianità amara della vita, contrapposta al desiderio di libertà, di amore leggero e di legami profondi.

“La dedico a te - racconta Sono Fagàn - è nata di sera e per caso. Non volevo scrivere ma buttare giù qualche idea che avevo in testa. Insieme alla musica è venuto fuori anche il testo, per me importante perché rappresenta un po' la vita che vivo di solito, ho voluto fissare ciò che sento in una amicizia profonda, intima e semplice, riflettendo sulla normalità della vita di tutti i giorni e sull'importanza dell'amore in qualunque cosa si faccia”.

Sono Fagán è un autore, cantante e polistrumentista classe 1984. Unisce un background vintage anni 50’-60’ con una vena compositiva pop italiana, senza dimenticare influenze rock'n'roll, doo-wop, brit pop e new wave.

Dopo una lunga gavetta fatta di live e lavori in studio, nel 2021 decide di ripartire da zero senza rivelare la propria vera identità e sotto il nome d’arte Sono Fagàn, con cui nel 2022 pubblicherà il suo primo disco.