Diamante Faggiano pubblica il nuovo romanzo ''In un limbo d'amore'

MILANO - Diamante Faggiano presenta un romanzo emozionante e introspettivo: è la lettera a cuore aperto di una figlia a sua madre malata di Alzheimer, con la quale non ha mai avuto un rapporto sereno. La storia di una vita vissuta con un’inesauribile fame d’amore mai soddisfatta, e di un legame sospeso in un limbo: quello dell’incomunicabilità.

 «Questa è la storia di una donna fragile, allo stesso tempo decisa e determinata. Una donna che ha speso tutta la vita per un sogno: essere solo e soltanto Elsa. Un fiore d’acciaio».

“In un limbo d’amore” di Diamante Faggiano è un romanzo di formazione in cui si narra la complicata storia della vita della protagonista, Elsa, dalla sua infanzia, passando per l’adolescenza e gli anni dell’università, fino all’età adulta. L’autrice presenta l’emozionante lettera di una figlia a sua madre: Elsa decide di scrivere per tentare di curare le sue ferite emotive e per fare pace con i demoni che si è portata dentro per tutta la vita. Dalle intense pagine emergono le figure di due donne profondamente diverse, benché legate da un vincolo di sangue, che hanno avuto da sempre un rapporto travagliato, segnato dalle incomprensioni e dalla distanza affettiva. Elsa affida alla scrittura il suo dolore mentre si occupa di sua madre gravemente malata di Alzheimer, che era tanto incapace di comunicarle il suo amore quando era presente e lucida quanto lo è ora a causa di questa tremenda malattia.

Elsa racconta della sua infanzia, dei suoi giorni felici con la nonna, della sua adolescenza vissuta all’insegna dell’insicurezza, della paura di non valere niente e dell’invidia verso chi aveva una famiglia e, soprattutto, una madre amorevole. Si passa poi agli anni dell’università, alla laurea in giurisprudenza e ai traguardi raggiunti con la costanza, il sacrificio e la sua brillante intelligenza; non manca però l’amarezza per quella madre che non l’ha mai stimata e che non l’ha mai lodata, scavando un abisso nel suo cuore che ha minato ogni sua futura relazione. Seduta a scrivere, la donna quarantunenne guarda coraggiosamente in faccia il fantasma dell’abbandono che l’ha sempre perseguitata - «Io sto continuando, cara mamma, il cammino attraverso la mia storia, per ritrovarmi, per riconoscermi, per accettarmi. Mi fa sentire meglio recuperare piccoli ricordi lontani o rimossi e, soprattutto, recuperare le emozioni connesse, riuscire a dar loro un nome». E benché dalla fame d’amore non si guarisca mai del tutto, Elsa riesce a lenire le sue ferite guardandosi dentro e accogliendo le sue ombre; un percorso doloroso e necessario che permette alla protagonista di perdonare sua madre e di seppellire i sensi di colpa e il rancore, per potersi abbandonare finalmente all’amore. 

SINOSSI DELL’OPERA. Un viaggio a ritroso nel tempo per ripercorrere gli episodi più significativi della propria vita attraverso una profonda analisi introspettiva. Una dolorosa storia di incomunicabilità tra madre e figlia, ognuna barricata nelle proprie emozioni, nelle proprie imperfezioni. Incontri, dolori, gelosie, traguardi raggiunti, sensi di colpa, emozioni, frustrazioni, ma anche amore, nei pranzi infiniti, nel profumo di fresco, nelle piante del giardino, nei sacrifici. Il doloroso percorso di trasformazione da crisalide a farfalla e, sullo sfondo, un’immensa, grande, storia d’amore.

Diamante Faggiano (Montoro, 1986) ha conseguito la laurea in Scienze della formazione primaria con lode, e insegna nella scuola dal 2010. Come Elsa, la protagonista del suo romanzo d’esordio “In un limbo d’amore” (Edizioni Il Papavero, 2022), ha costruito il suo destino da sola, con determinazione e orgoglio.