Leggieri stigmatizza dichiarazioni Calenda

POTENZA - “Il nuovo statista che si affaccia sulla scena politica nazionale, che fa il prezioso pontificando sui contenuti delle alleanze politiche, farebbe bene a guardare chi ha imbarcato nel suo micro-partito a Sud e pure in Basilicata”.

“In un momento di autoesaltazione, al termine dell'assemblea nazionale del suo micro-partito, Carlo Calenda si è lasciato andare a dichiarazioni tanto insulse quanto incoerenti. Scimmiottando i grandi leader, con tono solenne, ha detto: ‘Al Sud votano degli incapaci e la Calabria andrebbe commissariata. Eleggete politici decenti’. Nel ragionamento del reuccio di Azione, quindi, elettrici ed elettori che votano a Sud ‘de Roma’ sono una massa di incapaci ed irresponsabili”. Così il consigliere regionale Gianni Leggieri (M5s).

“Il nuovo statista che si affaccia sulla scena politica nazionale, che dispensa patenti di capacità o inettitudine politica, che fa il prezioso pontificando sui contenuti delle alleanze politiche – aggiunge Leggieri -, farebbe bene a guardare chi ha imbarcato nel suo micro-partito a Sud e pure in Basilicata. Ne troviamo di tutti i tipi: dalle cariatidi della politica, a chi in decenni di amministrazione ha lasciato macerie, povertà, astio sociale, e ha avuto pure la faccia tosta di presentare il conto per farsi rimborsare gli scontrini dopo gite e crapule in allegra compagnia.

Uno scivolone quello del reuccio Calenda - conclude l’esponente M5s - che gli è valso comunque i sospirati quindici minuti di notorietà”.