"'E' con orgoglio, ma soprattutto con grande onore che da ieri rivesto ufficialmente la carica di consigliere regionale della Basilicata per rappresentare così tutta la nostra Regione, ma con particolare affetto il mio paese di origine Anzi e l’Intera Val Camastra, alla quale mi sento legato in modo profondo. Sin dal primo giorno che mi sono occupato di politica, ho inteso svolgere il mio impegno con un solo unico obiettivo: quello di contribuire allo sviluppo della nostra meravigliosa terra, di dare per quel che potevo un piccolo aiuto alle nostre comunità e immaginare la Basilicata come un luogo di progresso, che potesse offrire a tutti i lucani pari opportunità".
Così il consigliere regionale Daniele Giorgio Di Ioia che aggiunge: "Da consigliere comunale di Anzi, proseguendo come rappresentante della Provincia di Potenza, fino ad arrivare al Consiglio regionale della Basilicata, il mio percorso politico continuerà seguendo la medesima rotta, sempre e solo per vedere la nostra Basilicata migliorare e cercare di dare ai lucani la possibilità di costruirsi un futuro nella nostra terra.
Nel 2019 ho contributo con la mia candidatura alla vittoria del centrodestra: una vittoria che potesse attuare un cambiamento nei modi e nei metodi di governo e di gestione delle tante risorse di cui è ricca la Basilicata".
"Entro nel Consiglio regionale - dice - con il rispetto e l’umiltà che mi hanno sempre contraddistinto, ma con la grande determinazione di stare al fianco del Presidente Bardi, della sua squadra di governo e al fianco di tutti coloro che con responsabilità, dovere morale, prima che politico, vorranno completare quel cambiamento che abbiamo promesso ai lucani".
"I tempi che stiamo vivendo - conclude - sono drammatici: due anni di pandemia e ora una guerra che trascinerà il paese in una situazione oscura, dai risvolti economici che ancora non conosciamo, ma che immagino non saranno felici; non c’è un minuto da perdere. Sono pronto per dare sostegno e vicinanza alla comunità lucana ed accorciare le distanze che separano il palazzo dal popolo".