Si è scatenata anche in Italia la moda dell’affiliate marketing, che forse è meglio chiamare con il nome, più semplice, di affiliazione. Con questo termine ci si riferisce all’accordo di tipo commerciale ed economico che, nell’ambito del marketing, si instaura tra un advertiser ovvero qualcuno che vende un servizio o un prodotto, e un affiliato appunto, qualcuno che promuove il servizio e il prodotto oggetto di vendita.
Per provare a spiegarlo meglio proviamo a fare qualche esempio molto semplice, come quello della monetizzazione di un blog o di un sito. In questo caso sono d’aiuto Google AdSense oppure la creazione di contenuti a pagamento.
Come chiariscono gli esperti di Leevia, l’affiliazione, nel web marketing “non è altro che l’inserimento di link a prodotti esterni nel proprio blog o sito web e, quando l’utente compie un’azione d’acquisto, il proprietario del sito di partenza guadagna una commissione prestabilita”.
Tra i settori che fanno più alto uso di affiliazioni c’è senza dubbio il mondo del gambling. Lo dimostra la grande partecipazione all’iGB Affiliate London, evento dedicato al mercato dell’affiliate marketing il prossimo 13 e 14 aprile 2022. A riempire gli spazi espositivi ci saranno aziende da quasi 30 paesi diversi, ma provenienti per il 42% dagli Stati Uniti. “Sono lieta che le cifre finora siano positive - ha spiegato la responsabile del progetto, Naomi Barton - sia per i nostri espositori che per le comunità di visitatori. Stiamo monitorando comodamente in anticipo i dati pre-reg, il che rappresenta una notizia positiva per gli oltre 160 espositori già confermati per iGB Affiliate London, che occuperanno 6.265 mq di superficie netta in tre padiglioni di ExCeL London. Il mercato degli affiliati è ottimista per l’anno a venire e non vedo l’ora di ripetere la positività che tutti abbiamo sperimentato a iGB Affiliate Amsterdam e iGB Live! messo in scena cinque mesi fa”.
Protagonisti, come dicevamo, saranno i brand del mercato del gioco legale e pubblico. I
dati pubblicati in Italia da GamingReport, infatti, parlano di una crescita del 200% dei ricavi totali indirizzabili per gli affiliati con base in Nord America nei prossimi cinque anni. Numeri incredibili se si pensa che la crescita globale si assesta al 68%. “Aggiungete i nuovi stati lanciati o lanciati come NY - spiega ancora Naomi Barton - che aveva puntato un miliardo di dollari in 16 giorni e si ottiene l’immagine di un mercato estremamente vivace”. Una moda quella delle affiliazioni che a breve arriverà anche in Italia, ci potete giurare.