ROMA - Il mistero della morte di Cristo secondo Gioachino Rossini. Offre un’occasione di riflessione spirituale lo Stabat Mater in programma per il Concerto di Pasqua dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai in diretta venerdì 15 aprile alle 20.30 su Rai Radio3 e in live streaming su RaiPlay dall’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino
A interpretarlo è chiamato uno dei più apprezzati direttori d’orchestra della giovane generazione: Michele Spotti. Già protagonista sul podio dell’Orchestra Rai lo scorso agosto, in occasione del concerto di chiusura del Rossini Opera Festival di Pesaro, alla presenza del Presidente della Repubblica, a soli ventotto anni Spotti ha già diretto in istituzioni come la Bayerische Staatsoper di Monaco, la Staatsoper di Hannover, la Komische Oper di Berlino, l’Opera di Lione, di Marsiglia e quella di Basilea.
Con lui il soprano Anastasia Bartoli, recente protagonista di un Macbeth di Verdi diretto a Tokyo dal Maestro Muti e di un Simon Boccanegra accanto a Placido Domingo al Massimo di Palermo; il mezzosoprano Marianna Pizzolato, ospite frequente delle stagioni dell’Orchestra Rai e che nel 2018 aveva già interpretato lo Stabat Mater con la direzione di James Conlon; il tenore Dmitry Korchak, reduce dal recente successo come Pollione nella Norma di Bellini al Teatro Regio di Torino; e il basso Mirco Palazzi, apprezzato interprete belcantista. Il Coro è quello del Teatro Regio di Torino, diretto da Andrea Secchi.
Tra i sommi capolavori di Rossini, lo Stabat Mater per soli coro e orchestra è stato descritto dallo scrittore Riccardo Bacchelli come «l’addio di Rossini alla vita, il canto dell’uomo che si sa toccato dallo spirito per l’ultima volta». Il capolavoro sacro fu parzialmente composto nel 1831 e completato nel 1842, su commissione di un ricco prelato spagnolo. Acclamato a Parigi e a Bologna, malgrado le accuse di mondanità per lo stile melodrammatico inadatto allo spirito dei versi, il lavoro ruppe quel leggendario silenzio creativo che iniziò dopo il Guillaume Tell (1829) e durò fino alla morte del compositore (1868).