eSports sempre più popolari anche in Basilicata: qual è l’identikit del giocatore medio?


Non si fa altro che parlare di crisi degli sport tradizionali: fenomeno in parte vero, soprattutto per le giovani generazioni. Allo sport si preferisce sempre più il concetto di spettacolo e questo spiega perché, per esempio, oggi l’NBA tiri molto di più che un campionato di calcio, eccezion fatta per quello inglese, che piace proprio a tutti. Ancora: lo sport tradizionale è in crisi anche perché sostituito, gradualmente, da quello virtuale. Il cui nome fa forse più moda: si parla, non è un segreto, di eSports, un tormentone che in realtà è già una realtà piuttosto consolidata. Un crescendo per il settore, cominciato nel 2020 a ridosso della prima crisi legata al Covid-19. Sembra passata una vita, in realtà sono solo 24 mesi. Ed è cambiato tutto.

L’ultimo Rapporto sugli eSports di casa IIDEA, - scaricabile a questo link -, è quantomai eloquente: in Italia soltanto circa 475mila persone seguono quotidianamente sport virtuali. L’utenza arriva ad un milione e 620.000 se si considerano anche quelli che seguono più di un evento a settimana. Rispetto all’anno dei record che fu il 2020, l’incremento è del 15%. Gli eSports quindi oggi raccolgono sempre più consensi e la loro popolarità è in larga espansione. Si pensi che in ogni contesto sportivo si organizza almeno una competizione in salsa virtuale. In Basilicata, per esempio, ci sono proprio i campionati dilettantistici virtuali, un passatempo e in alcuni casi anche un autentico lavoro per centinaia di appassionati. Ovviamente il calcio è nella top five degli sport virtuali più apprezzati ma è il più famoso?

Sorprendentemente no: il football è quasi ovunque sport nazionalpopolare ma la sua perdita di fascino nei confronti del basket americano e dei motori si nota anche nel virtuale. A tirare di più sono per l’appunto i motori, con in testa la Formula Uno e l’NBA, senza dimenticare il tennis, capace negli ultimi anni di raccogliere anche tra i giovanissimi alti ed ampi consensi.

Esiste un identikit del giocatore medio? Lo ha tracciato WiseCasino, secondo cui il giocatore medio di sport virtuale è mediamente sulla trentina, con un lavoro e forse con una famiglia in alcuni casi. Il giocatore medio è un uomo realizzato, in quanto ha almeno un reddito a sua disposizione. Un profilo venuto fuori anche lo scorso 24-25 marzo, quando si è tenuta la Casino eSports Conference, la kermesse annuale legata al settore ed in cui partecipano anche i professionisti. Sempre di più e sempre più giovani. Un fenomeno che è destinato ulteriormente a crescere.