Marelli, Spera (Ugl): ''Aperti al confronto responsabili alla difesa occupazionale''

 



“Oggi Marelli ha informato le organizzazioni sindacali che nei prossimi giorni formalizzerà la disdetta del Contratto collettivo specifico di Lavoro, originariamente nato come contratto Fiat, e di avere intenzione di applicare il Contratto nazionale dell’Industria metalmeccanica. Tuttavia la Direzione aziendale ha aggiunto che intende applicare il CCNL entro il 2023, continuare a applicare in via provvisoria la regolamentazione del CCSL e aprire da subito con il sindacato una trattativa per arrivare ad accordo di gruppo che salvi le specificità del CCSL adattandole al nuovo contesto di Marelli e armonizzandole con i trattamenti del CCNL. Come Ugl, sempre aperti al confronto responsabili alla difesa occupazionale, siamo disponibili a discutere sulle scelte e i piani industriali necessari da mettere in campo per dare prospettive alle realtà di Marelli nel nostro Paese. Importante che il tutto, dia certezza e tranquillità ai nostri lavoratori, che il cambio contratto da Ccsl a CCNL non deve pregiudicare salario e tutele dei lavoratori e chiediamo, contestualmente, chiarimento sulle prospettive industriali”.

Lo dichiara il Segretario Nazionale dell’Ugl Metalmeccanici Antonio Spera su quanto in data odierna ha riferito l’azienda Marelli.

Per il sindacalista, “se ne discuta pure, rasserenati dall’azienda in questo caso poiché abbiamo preso atto della scelta di Marelli accogliendo positivamente la disponibilità ad aprire un confronto. Come Ugl – aggiunge Spera - i lavoratori non dovranno perdere nulla dei trattamenti di miglior favore che attualmente sono previsti dal CCSL rispetto al CCNL e che a questo punto dovranno essere recepiti in un accordo di secondo livello. Consapevoli  che trattasi di in un momento terribile occupazionale dovuto alle vicissitudini della pandemia Covid-19 e situazione politica non favorevole in atto, siamo tranquillizzati nel frattempo che l’azienda continuerà provvisoriamente a applicare la regolamentazione del CCSL consistente dalla scelta dal fatto che Marelli non ha più alcun legame societario con le altre imprese firmatarie del CCSL e vuole quindi tracciare una strada di relazioni industriali e sindacali autonome. Come Ugl Metalmeccanici, ci teniamo a precisare che il CCSL rispetto al CCNL prevede paghe base più alte, maggiorazioni e indennità superiori, voci salariali aggiuntive, nonché un sistema premiante. Ma lo stesso CCNL prevede la possibilità di un secondo livello contrattuale e noi lo negozieremo senz’altro e dove l’Ugl Metalmeccanici – conclude il segretario Spera – si adopererà al massimo affinché i dipendenti portino a casa più indennità salariale possibile. Cosa inoltre da vigilare con molta attenzione non è l’azienda Marelli bensì dovremmo preoccuparci dei rapporti commerciali fra Stellantis e Marelli, poiché molti stabilimenti sono monocommittenti. L’Ugl sin’ora dichiara che prioritaria sarà la difesa dell’occupazione vigilando e assumeremo, se necessarie,  tutte le iniziative pacifiche e democratiche di protesta a difendere i lavoratori Marelli”.