Leggieri: "Che fine ha fatto la ciclopista Potenza-Pantano?"



Lo chiede l'esponente del Movimento 5 stelle che afferma: "La Basilicata è una regione caratterizzata dalla mobilità insostenibile. A tutt’oggi le meraviglie millantate dalla Giunta regionale sullo sviluppo sostenibile non hanno avuto ancora concretezza".

"Che fine ha fatto la ciclopista Potenza-Pantano? Eppure tanto è stato il lavoro degli ultimi anni per lo sviluppo del cicloturismo e della mobilità sostenibile in Basilicata, frutto di una proficua collaborazione tra il Movimento Cinque Stelle e l’associazione CiclOstile FIAB. Per quanto riguarda la ciclopista Potenza-Pantano è opportuno fare dei chiarimenti e delle precisazioni. Stiamo parlando di un lavoro caratterizzato da riunioni, continui scambi di informazioni, il tutto per rendere operativo anche in Basilicata un progetto concreto, grazie ai fondi nazionali recuperati (200mila euro) relativi ad un emendamento al Decreto del Fare del 2013 presentato dal Movimento 5 Stelle alla Camera dei Deputati". Lo afferma il consigliere regionale Gianni Leggieri (M5s) che aggiunge: "Diverse le proposte che abbiamo avanzato in Consiglio regionale e trasformatesi, poi, in atti concreti: è stata inserita nel piano trasporti regionale la proposta delle associazioni FIAB lucane che ha avuto come obiettivo finale la creazione di una rete di ciclovie diffusa sul territorio regionale e, per onestà intellettuale, devo ringraziare l’ingegner Arcieri del Dipartimento alle Infrastrutture, per la disponibilità e l’attenzione dimostrate, permettendoci di ottenere nel 2017 il cofinanziamento regionale. E’ stata approvata all’unanimità anche una mozione del M5s sull’istituzione di un ufficio regionale per la mobilità ciclistica al fine di dare impulso alla mobilità dolce, al cicloturismo e a tutta la filiera economica (ristoranti, locande, infrastrutture di ogni tipo sul percorso)".

"E’ di questi giorni - prosegue Leggieri - la notizia che il governo Meloni ha tagliato i fondi (94 milioni di  euro) destinati alla realizzazione di piste ciclabili. Oltre al danno all’ambiente questa sforbiciata creerà problemi alle amministrazioni locali, molte delle quali hanno già pianificato e progettato interventi, ma che ora rischiano di trovarsi senza soldi. L’azzeramento delle risorse per la ciclabilità in legge di bilancio è una proposta inaccettabile. Il rapporto La qualità dell’aria in Europa, pubblicato dall’Agenzia Europea per l’Ambiente, vede l’Italia al primo posto per morti premature causate dall’inquinamento dell’aria, con quasi 70mila decessi l’anno, mentre per quanto riguarda le piste ciclabili urbane  il nostro Paese è in fondo alla classifica".

"La Basilicata - conclude Leggieri - è una regione caratterizzata dalla mobilità ‘insostenibile’: secondo il rapporto Euromobility, su cinquanta centri, il nostro risulta penultimo per le azioni prodotte. Evidentemente si è fatto molto poco. A tutt’oggi le meraviglie millantate dalla Giunta regionale sullo sviluppo sostenibile non hanno avuto ancora concretezza, tanté che Potenza, città capoluogo, non ha ancora alcuna pista  ciclabile. Ci sarebbe tanto da fare, se si vuole recuperare questo divario con le altre principali città".