ROMA - Il giovane pianista Francesco Cavestri si esibirà al Alexanderplatz Jazz Club di Roma, martedì 10 gennaio alle 20,30, in un’esclusiva performance in trio che affiancherà al repertorio jazz anche quello dell’ hip-hop italiano, per continuare il progetto di contaminazione che il pianista sta portando avanti con il suo album d’esordio “Early 17”, un progetto composto da 9 tracce inedite e i featuring di Fabrizio Bosso e Silvia Donati, una combinazione di hip-hop, soul e R&B, con elementi del jazz-fusion contemporaneo.
Paolo Fresu commenta così il progetto “Il Jazz incontra l’Hip-hop”: "Il repertorio del concerto si muoverà su diverse atmosfere musicali: dalla presentazione di alcuni brani originali di Francesco Cavestri (contenuti nel suo album Early 17 uscito a marzo 2022), ad altri appartenenti alla scena hip-hop, new-soul e jazz degli ultimi anni a cui appartengono anche gli altri due musicisti che lo accompagnano, fino a reinterpretazioni e tributi a giganti come John Coltrane o Robert Glasper, in una continua ricerca dell’innovazione e di un sound all’avanguardia.”. Questa è la testimonianza che vale la pena proporre una nuova visione di musica jazz in Italia, vicina alle nuove generazioni, aperta alle contaminazioni e con uno sguardo sempre rivolto alle novità.
Cavestri al pianoforte, tastiere, synth ed effetti, sarà accompagnato da due musicisti tra i più promettenti della scena musicale hip-hop ed elettronica: il bassista Riccardo Oliva e il batterista Joe Allotta.
Il repertorio del concerto si muoverà su diverse atmosfere musicali: dalla presentazione di alcuni brani originali di Francesco Cavestri (contenuti nel suo album Early 17 uscito a marzo 2022), ad altri appartenenti alla scena hip-hop, new-soul e jazz degli ultimi anni a cui appartengono anche gli altri due musicisti, fino a reinterpretazioni e tributi a giganti come Herbie Hancock o Chick Corea, in una continua ricerca dell’innovazione e di un sound all’avanguardia. “Il jazz è di per sé un genere che va oltre i generi” dice Francesco in un’intervista per Tg Com 24 “l’essenza del jazz è ricercare sempre soluzioni innovative, spingersi fuori dai confini, esplorare”. È proprio su queste basi che si muoverà la serata del 10 Gennaio con il jazz a fungere da fulcro creativo di una ricerca sonora che indaga a fondo le ramificazioni di questa meravigliosa musica.
Classe 2003, entrato a soli 13 anni al corso jazz del Conservatorio di Bologna, dopo anni di studio e dedizione allo strumento del pianoforte, Francesco Cavestri sbarca giovanissimo negli Stati Uniti dove ha modo di frequentare la scena musicale newyorkese e ottenere importanti risultati, tra cui l’iscrizione alla Summer School del Berklee College of Music di Boston, dove nel 2021 otterrà anche una borsa di studio e dove conoscerà il gruppo di musicisti che si esibirà con lui.