Mancanza acqua a Senise, Cifarelli: vicenda non più tollerabile

POTENZA - Il consigliere regionale del Pd ha presentato una mozione con la quale chiede al Presidente della Giunta regionale di farsi carico di questo stato di emergenza.

“Quanto sta accadendo alla comunità di Senise non è più tollerabile. La mancanza di acqua in seguito al crollo di alcuni piloni che sorreggevano l’unica condotta idrica attraverso la quale veniva servito il centro abitato, l’area industriale e le zone artigianali adiacenti, sta causando enormi disagi alle famiglie e ingenti danni economici alle imprese e alle attività commerciali”. E’ quanto dichiara il consigliere regionale del Partito Democratico Roberto Cifarelli, il quale annuncia la presentazione di una mozione. “Al fine di sensibilizzare il Presidente della Giunta regionale a farsi carico di questo stato di emergenza – sottolinea -ho presentato una mozione con la quale sostengo le richieste delle istituzioni locali e del Comitato cittadino ed impegno il Governo regionale sui seguenti punti:   assicurare il ripristino immediato della condotta idrica ceduta;  assicurare il completamento della rete distributiva cittadina così come da progetto già redatto da Acquedotto Lucano e finanziato;  realizzare un secondo serbatoio dedicato esclusivamente alle aree produttive; sospendere e rateizzare  le bollette per la fornitura idrica, anche se riferite a periodi precedenti; garantire un sostegno economico alle imprese, alle attività commerciali e di servizi a ristoro dei mancati guadagni determinati dalle chiusure obbligate; fare chiarezza sull’accaduto e sulle esatte cause che hanno determinato il crollo della condotta adduttrice”.

Con la mozione l’esponente del PD sollecita “l’istituzione di un Tavolo tecnico/istituzionale con la presenza del Sindaco del Comune di Senise, delle rappresentanze sociali e datoriali, dei rappresentanti del comitato cittadino e del management di Acquedotto Lucano ed EGRIB finalizzato alla condivisione di ogni iniziativa necessaria a mitigare la situazione di estremo disagio vissuta dalla comunità”.

“Si pensi – puntualizza Cifarelli - che ad oggi il serbatoio cittadino viene alimentato da un bypass pressurizzato che garantisce una portata di circa 7 litri al secondo con il quale si riesce a erogare acqua a giorni alterni tra la parte alta e la parte bassa del paese, ad orari comunicati da Acquedotto Lucano, per un tempo non superiore alle 4 ore. In verità, Acquedotto Lucano ha messo in campo una serie di interventi finalizzati al ripristino della condotta, ma dopo due settimane di emergenza idrica e sociale il ritorno alla normalità presenta tempi incerti ed indeterminati. E’ bene ricordare che la cittadina sinnica consta di 7.000 abitanti con un tessuto produttivo e commerciale significativo che dà origine a posti di lavoro e occupazione stabile e, pertanto, i gravi danni già subiti non possono essere ulteriormente accresciuti da una indefinita programmazione dei lavori”.

“L’acqua è un bene naturale e un diritto umano universale. Pertanto, - conclude il consigliere Cifarelli - ci associamo all’allarme lanciato dall’Amministrazione comunale, dalle rappresentanze sociali e datoriali e dalla comunità nel suo complesso, che riaffermano con forza l’esigenza di interventi rapidi e strutturali al fine di preservare la salute pubblica, il benessere sociale e la sostenibilità economica e sociale della città”.