Bonus edilizi, pdl Coviello per disincagliare crediti fiscali



Il capogruppo di FdI: ""L'intento è quello di sostenere le imprese e i professionisti che hanno fortemente creduto e investito nei bonus edilizi disincagliando ingenti cifre, che per la Regione Basilicata sono stimate in circa 200 milioni di euro".

"È sempre più centrale nel dibattito politico nazionale e regionale la questione dei crediti fiscali derivanti dai lavori agevolati con il superbonus e altri bonus edilizi. È notizia di ieri che il governo è intervenuto nella direzione di non consentire né lo sconto in fattura né la cessione del credito per il futuro. Il Decreto Legge impedisce, inoltre, alle pubbliche amministrazioni (inserite nell’elenco di cui all’art. 1 comma 2 della Legge 31 dicembre 2009 n. 196) di acquistare i crediti attualmente incagliati, Regioni in primis. Lo stop decorre da oggi ".

"E' quanto afferma il capogruppo di FdI in Consiglio regionale della Basilicata, Tommaso Coviello. 

"A tal riguardo - prosegue Coviello – poiché l'acquisto di crediti fiscali è stato uno dei principali elementi di discussione circa la possibilità anche da parte delle PA di acquistare crediti fiscali, già nella mattinata di ieri 16 febbraio, prima delle decisioni del governo, ho presentato una proposta di legge sulla 'Circolazione dei crediti fiscali per efficientamento energetico del patrimonio edilizio'. L’obiettivo della proposta, (in assenza di una norma di rango primario) escludendo l’intervento diretto della Regione al fine di scongiurare qualsiasi impatto in materia di contabilità e di finanza pubblica, limita il ruolo della stessa a favorire l’acquisto dei crediti fiscali da parte degli enti pubblici economici regionali a prevalente caratterizzazione economica e/o le società partecipate e controllate dalla Regione". 

"L'intento - conclude l'esponente di FdI - è quello di sostenere le imprese e i professionisti che hanno fortemente creduto e investito nei bonus edilizi disincagliando ingenti cifre, che per la Regione Basilicata sono stimate in circa 200 milioni di euro. Ciò consentirà alle categorie interessate di non veder pregiudicati gli investimenti effettuati e recuperare liquidità, monetizzando i lavori eseguiti”.