POTENZA - Abbiamo chiesto al collega Antonio Pace di autorizzarci a rilanciare il suo articolo sull’ultimo scandalo anellato dalla storia del Castello di Lagopesole. Un maniero che – scrive il collega nel suo articolo pubblicato da La Nuova del Sud – “rimane inesorabilmente chiuso nonostante i lavori di restauro siano terminati da molto tempo.
I numerosi turisti che hanno tentato di visitarlo nei giorni scorsi, anche per le comunicazioni del Fai che invitava a visitare i “gioielli” artistici e culturali del nostro Paese, sono ritornati delusi e amareggiati per la chiusura di uno dei gioielli della Regione Basilicata.
Il Maniero – ricorda Antonio Pace – è una delle emergenze culturali meglio conservate nella regione ed è per questo che è meta obbligata dei turisti che vogliono approfondire la conoscenza dell’Imperatore Federico II che con il suo “fare” ha segnato la vita degli italiani e anche quella di molti altri cittadini di stati europei.
L’economia dell’intero territorio, legata al turismo (arrivano a Lagopesole mediamente ogni anno circa 70/80 autobus pieni di studenti e visitatori) – denuncia Antonio Pace – è stata ridotta allo zero. Gli investimenti degli operatori del settore non stanno fruttando.
Rimangono solamente delusione e sconforto nei confronti di una classe politica e dirigenziale che fa acqua da tutti i lati.
La cultura, si sa, non paga in termini di voti, perciò i politici regionali, provinciali e comunali non hanno nessun “interesse” affinchè quella che potrebbe essere il volano dell’economia zonale della nostra regione sia attenzionata anziché snobbata.
Questo lo si evince andando sul sito della Regione Basilicata in cerca dell’assessorato al turismo (presente in tutte le altre regioni) per vedere che non è nemmeno elencato. Nessuna delega, nessun nome, nessun responsabile.
Rimane solamente l’APT che dovrebbe “spingere” tutte le aree regionali verso un interesse sempre maggiore del turismo culturale che è una vera e propria manna, ma che è rifiutata dalle politiche cieche.
L’Ente turistico – denuncia Antonio Pace – non ha fatto nulla perché il castello di Lagopesole aprisse le porte ai visitatori appena finiti i lavori. Probabilmente perché è troppo “distante” dalle grandi vie di comunicazioni europee e internazionali a cui sono più interessati. Ma, anche tanti “piccoli” castelli di Lagopesole fanno del nostro territorio lucano una vera “perla” della cultura nazionale e internazionale.
Gli operatori del settore sono stanchi di attendere oltre. Stanno preparando una protesta eclatante – informa Antonio Pace – per far scuotere i politicanti tutti, a tutti i livelli. Molti operatori economici hanno investito molto nei vari settori, ma se l’attrattore principe rimane chiuso senza un perché, crea loro un danno non indifferente, perciò stanno organizzando una protesta importante”.