POTENZA - "Il respingimento della sospensiva chiesta dalla Regione Basilicata circa l’annullamento della nomina del Presidente del Parco del Vulture avvenuta con sentenza del TAR rappresenta l’ennesima figuraccia del Presidente Bardi e della sua non-maggioranza".
"Il respingimento della sospensiva chiesta dalla Regione Basilicata circa l’annullamento della nomina del Presidente dell’Ente Parco Naturale del Vulture avvenuta con sentenza del TAR rappresenta l’ennesima figuraccia del Presidente Bardi e della sua non-maggioranza". E’ quanto dichiara il Consigliere Regionale del Partito Democratico Roberto Cifarelli che aggiunge: "La vicenda è nota. Il Consiglio Regionale con Deliberazione n. 440 del 26.07.2022 aveva nominato Presidente dell’Ente Parco il Sindaco di San Fele; successivamente con Decreto n. 206 del 24.11.2022 il Presidente della Giunta ha nominato il Consiglio Direttivo. Tutto ciò – precisa l’esponente PD - è avvenuto nonostante il più volte ribadito parere negativo della Commissione consiliare competente e della conseguente deliberazione da parte dello stesso Consiglio Regionale per evidente mancanza dei requisiti previsti dalla Legge regionale n. 28 del 2017 e dallo Statuto dell’Ente Parco".
"Successivamente, in seguito ad un prevedibile ricorso, il TAR ha annullato la suddetta delibera ed il Decreto di nomina del Consiglio Direttivo del Parco Regionale del Vulture nella parte in cui indica il Presidente dell’ Ente. La Regione, anziché procedere immediatamente alla nomina a Presidente del candidato che aveva preso più voti dopo il primo, inspiegabilmente, pur in assenza di ricorso presso il Consiglio di Stato da parte del Presidente designato nonché diretto interessato, ha pensato bene di spendere un po' di soldi dei contribuenti per difendere l'indifendibile. Su questo disastro annunciato – puntualizza Cifarelli -, frutto di alchimie politiche, ho presentato tempo fa una interrogazione al Presidente della Giunta con la quale chiedevo di conoscere le ragioni per le quali Bardi non ha ancora proceduto alla nomina a Presidente scorrendo la graduatoria al secondo classificato sulla base della votazione espressa dal Consiglio Regionale il 26 luglio dello scorso anno. Il gioco delle parti tra il Presidente della Giunta e quello del Consiglio determina un irriverente immobilismo che continua a mortificare le attese dell’intera comunità del Vulture che, dopo aver atteso a lungo la istituzione dell’area protetta, è costretta ad assistere alla incapacità del centrodestra lucano a saper dare una definitiva governance all’ente per trasformare uno strumento di tutela in una vera opportunità di sviluppo".
"Nel frattempo, - conclude Roberto Cifarelli - alla data odierna, l’Ente Parco Naturale Regionale del Vulture è senza Presidente e considerato che il Presidente ha la legale rappresentanza dell'Ente, ne coordina le attività, convoca e presiede le sedute del Consiglio direttivo, la sua assenza ne determina la paralisi e la conseguente ricaduta negativa in termini ambientali, economici e sociali per l’intero territorio”.