Debiti pubbliche amministrazioni, intervento Vizziello e Zullino

 


I consiglieri regionali di Basilicata Oltre commentano i dati pubblicati ieri l’altro dalla CGIA di Mestre sui tempi di pagamento dei debiti commerciali da parte delle pubbliche amministrazioni regionali.

“L’Azienda sanitaria di Potenza è riuscita a migliorare le proprie performance relative ai tempi di pagamento dei propri debiti commerciali, a differenza dell’Azienda sanitaria di Matera, che continua a pagare i propri fornitori con più di 8 giorni di ritardo rispetto ai tempi convenuti. Una testimonianza quest’ultima di inefficacia gestionale che pregiudica le legittime esigenze delle aziende costrette quotidianamente a convivere con problemi di liquidità”.

E’ quanto dichiarano, in una nota, i consiglieri regionali di Basilicata Oltre Giovanni Vizziello e Massimo Zullino, che così commentano i dati pubblicati ieri l’altro dalla CGIA di Mestre sui tempi di pagamento dei debiti commerciali da parte delle pubbliche amministrazioni regionali.

“I dati pubblicati dalla Confederazione degli artigiani di Mestre - sottolinea Vizziello - sono l’ennesima dimostrazione dell’inadeguatezza dell’attuale management sanitario dell’Azienda sanitaria di Matera, che preferisce dedicarsi ad atti vessatori nei confronti del personale sanitario dell’ASM (come il tentativo, ad opera del DG Pulvirenti, di colpevolizzare quanti hanno svolto attività esterne all’azienda di appartenenza, pur se tali attività sono previste dalla legge e regolarmente autorizzate) piuttosto che migliorare i tempi di pagamento delle fatture emesse da quanti forniscono beni e servizi all’azienda sanitaria materana”.

“Se è vero com’è vero che la spesa sanitaria corrente assorbe il 65 per cento della spesa regionale - dice Zullino - il dato dell’ASM è preoccupante perché testimonia le difficoltà della Basilicata ad adeguarsi ad una normativa, che impone alle pubbliche amministrazioni di onorare i propri debiti entro tempi certi e che è funzionale ai bisogni delle imprese, soprattutto di quelle di piccole e medie dimensioni, che spesso sono costrette a pagare in ritardo i propri fornitori o i dipendenti proprio a causa delle lungaggini con cui ricevono dalle pubbliche amministrazioni quanto spetta loro”.