Garante: Educare alla responsabilità per combattere l'illegalità


Il Garante regionale dell'Infanzia e dell'Adolescenza, Vincenzo Giuliano: "Il convegno di Sant'Arcangelo diretto agli studenti e ben accolto dalle Istituzioni".

Si è svolto a Sant'Arcangelo, il 23 maggio scorso, il convegno sul tema “Insieme per la legalità” rivolto ai giovani studenti frequentanti gli Istituti secondari di primo e secondo grado: Istituto Comprensivo Giovanni Castronuovo, Istituto Carlo Levi e Istituto Tecnico Commerciale, organizzato dalla Società Cooperativa Sociale "Giocando Insieme" e patrocinato dal Comune di Sant'Arcangelo e dal Garante dell'Infanzia e dell'Adolescenza di Basilicata.

A darne notizia il Garante, Vincenzo Giuliano, che afferma: "Un convegno diretto agli studenti e ben accolto dalle Istituzioni" e riferisce quanto asserito dalla presidente dell'Associazione Giocando Insieme, Filamena Briamonte: "Una giornata in cui subito si è attivato un dialogo costruttivo ed un confronto diretto sui temi della prevenzione sulla legalità a cominciare dal bullismo, cyberbullismo, dipendenze, e che ha visto promuovere la legalità come stile di vita e forma mentis".

E' sempre Giuliano a sottolineare come il moderatore dei lavoti, Fabio Amendolara  "sia riuscito a suscitare interesse e riflessione tra i ragazzi, semplificando la comunicazione tra giovani e adulti".

Apprezzati gli interventi degli intervenuti: il comandante della Compagnia dei Carabinieri di Senise, Luca Gasparri, il comandante della Stazione dei Carabinieri di Sant'Arcangelo, il sindaco, Salvatore La Grotta, in rappresentanza dell'intera l'Amministrazione comunale di Sant'Arcangelo, la dirigente scolastica, Michela Antonia Napolitano, il presidente di 'Alleanza Cooperative di Basilicata', Giuseppe Crocco, il referente  dell' 'Associazione arbitri calcio di Moliterno', Federico Votta, il prof. Mario Brancale.  Di rilievo la partecipazione attiva dei tanti i giovani presenti.

Nel corso della giornata sono state ricordate le vittime di mafia, in particolare le figure del magistrato Giovanni Falcone, della moglie,  anch'ella magistrato, Francesca Morvillo, e degli agenti della scorta, Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Di Cillo. "Fondamentale - ha fatto rilevare Giuliano - che il loro esempio non cada nell'oblio e che sia punto di riferimento per le giovani generazioni".

A chiudere i lavori il Garante dell'infanzia e dell'adolescenza di Basilicata, che ha ringraziato i ragazzi ed i relatori per i loro qualificati interventi e l' "Associazione Giocando Insieme" per "aver organizzato l'incontro, appuntamento importante per l'educazione alla legalità". 

"Legalità - ha dichiarato Giuliano - significa rispettare le norme che regolano la vita civile, osservando le leggi. Se in uno Stato tutti, o anche solamente molti, non rispettano la legalità si torna alla legge del più forte che comanda e determina. Per questo - ha concluso il Garante - ognuno per la sua parte deve impegnarsi con responsabilità a rispettare le norme per essere davvero liberi. Infatti, la responsabilità è il prodotto di libertà e regole, di diritti e doveri, è questo l'insegnamento di con la loro vita, Falcone e Borsellino che hanno pagato con la loro vita".