Il tartufo bianco e nero lucano è protagonista del forum che ieri è stato aperto a Potenza per promuovere questa vera prelibatezza lucana che non è conosciuta abbbastanza, come ha ricordato l’assessore regionale all’agricoltura Alessandro Galella che definisce il tartufo “il nostro diamante della terra”.
Promuovere questo prodotto di nicchia è lo scopo dell’iniziativa promossa dal Dipartimento Politiche agricole della Regione Basilicata, con il patrocinio del Comune di Potenza, la collaborazione del Centro Nazionale del Tartufo di Alba, Alsia, Agenzia Lucana di Sviluppo e Innovazione in Agricoltura, Unione Regionale Cuochi Lucani, Associazione Nazionale Tartufai Italiani – Basilicata.
Piazza Pignatari, nel centro storico di Potenza, si è trasformata in un villaggio nel quale sono presenti le imprese lucane: I tartufi della collina lucana di Calvello (Pz); Viggiani Tartufi di San Mauro Forte (Mt); La Radice Srl di Avigliano (Pz); l’Associazione Nazionale Tartufai Italiani di Scanzano Jonico (Mt); Vivai Azzato di Satriano di Lucania (Pz); Pellitta Truffles di Policoro (Mt); APS Tartufai del Serrapotamo di Carbone (Pz); Azienda Agricola Doino e Corto Circuito di Bella per la promozione del pregiato tartufo lucano.
Grazie ai cuochi lucani sarà possibile in questa tre giorni gustare anche piatti prelibati a base di tartufo, oltre ad assistere a masterclass, talk scientifici.
All’inaugurazione del forum sono intevenuti, oltre all’assesore regionale all’agricoltura, Alessandro Galella, il Sindaco di Potenza, Mario Guarente, e il senatore di Fratelli d’Italia, Gianni Rosa.
“Con il forum – ha aggiunto Galella intervenendo alla cerimonia di apertura della manifestazione – vogliano promuovere la cultura del tartufo in Basilicata, diventare un elemento di attrazione, considerando che da Alba in giù non ci sono iniziative del genere”.
Durante la tre giorni sono previste anche attività formative destinate alle imprese agricole, ai raccoglitori di tartufi, ai risoratori per approfondire questioni utili per il rilancio di un settore della nostra agricoltura dalle grosse possibilità di sviluppo.
Per l’ora di pranzo nei ristoranti e bistrot della città che hanno aderito al percorso del gusto, è stato possibile possibile degustare i menù a base di tartufo. Grazie alla collaborazione con l’Associazione Nazionale Tartufai Italiani Basilicata, nel villaggio del tartufo, nel primo pomeriggio è stato possibile possibile seguire l’analisi olfattiva e microscopica del fungo lucano.