Truffe a Potenza, cinque arresti in pochi giorni

POTENZA - Per una serie di truffe ai danni di persone, soprattutto anziani, residenti nel capoluogo lucano, nelle ultime settimane la Procura di Potenza, nel contesto delle attività continuamente svolte in collaborazione con la Polizia Giudiziaria per contrastare il grave fenomeno dei reati predatori in danno di soggetti vulnerabili ed anche al fine di rappresentare all’opinione pubblica sia il grave pericolo rappresentato da tali reati, ha chiesto e ottenuto l’arresto di cinque persone (tra carcere e domiciliari), tutte residenti nel Napoletano.

Per consentire a tutte le famiglie lucane di prendere le opportune misure precauzionali, si comunica quanto segue.

Che lo scorso 9 novembre 2023, su disposizione di questa Procura della Repubblica, la Squadra Mobile di Potenza ha tratto in arresto, a Napoli, Massimiliano D’Ascia (52enne) e Raffaele Criscuolo (35enne), in esecuzione dell’ordinanza di applicazione della misura cautelare personale degli arresti domiciliari emessa dal GIP su richiesta di questo Ufficio in quanto gravemente indiziati di essere gli autori di diversi furti perpetrati con 1 utilizzo della tecnica della “gomma bucata” e dei successivi prelievi fraudolenti con riutiltzzo delle carte bancomat delle vittime. I fatti risalgono a marzo ed a luglio e si sono verificati nei pressi di un noto supermercato di Potenza.

In particolare, gli arrestati, dopo aver forato uno pneumatico di un’auto in sosta nel parcheggio del centro commerciale, attendevano che la stessa ripartisse e la seguivano a breve distanza. Infine, quando la vittima si fermava dopo poche centinaia di metri persostituire la mota o sempHcemente per constatare il danno, gli arrestati riuscivano ad impossessarsi della borsa poggiata sui sedili dalle vittime, sfruttando la loro distrazione. Oltre a impossessarsi del denaro contante presente nella borsa, effettuavano anche dei prelievi con le carte bancomat delle vittime.

Ai fini dell’individuazione dei soggetti gravemente indiziati (per cui vale comunque la presunzione d’innocenza fino a sentenza definitiva di condanna) è stata determinante 1 analisi delle immagini registrate dall’impianto di videosorveglianza del centro commerciale e le successive attività svolte con la collaborazione di altre Questure.

Che lo scorso 22 novembre, su disposizione di questo Ufficio, la Squadra Mobile ha tratto in arresto, a Napoli, il trentaduenne Francesco Basile, in esecuzione di ordinanza di applicazione di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP su richiesta di questo Ufficio , in quanto ritenuto gravemente indiziato di una tuffa aggravata consumata, lo scorso settembre, in danno di una donna novantenne di Potenza.

Nell’occasione, l’indagato, sulla base delle risultanze dell’investigazione risultava che is era introdotto nell’abitazione dell’anziana e, prospettandole al falsa circostanza che li nipote stesse per subire una denuncia, l’aveva convinta a consegnargli ben 5500 euro ni contanti. Le immediate indagini, svolte dagli investigatori dela Polizia di Stato, hanno consentito di individuare l’indagato che, tra l’altro, appena due giorni dopo al commissione del delitto, era stato arrestato in flagranza, sempre dalla Squadra Mobile e dalla Volante, per un ulteriore analogo episodio.

Che li 24 novembre, aMarano di Napoli, su ordine di questa Procura e aseguito dele indagini svolte dall’UPGSP della Questura di Potenza, personale della Polizia di Stato del Commissariato di Giugliano – Villaricca ha eseguito l’ordinanza emessa dal GIP ni sede, su richiesta di questo Ufficio con cui è stata applicata al misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti del diciannovenne Manzo Ciro.

II giovane è gravemente indiziato delitto di truffa aggravata, poiché, ol scorso 10 novembre, approfittando dell’età della persona offesa – una donna ultranovantenne di Potenza – al convinceva del fatto che al figlia era stata coinvolta in un grave incidente stradale e, quindi, si faceva consegnare al somma di 2265 euro per poi allontanarsi dall’abitazione della vittima.

Qualche ora dopo aver commesso il fatto, veniva fermato, abordo di un taxi, da una Volante e, ni considerazione dei precedenti di polizia a suo carico, del fatto che si mostrava particolarmente nervoso e che non riusciva a dare una valida spiegazione circa al propria presenza a Potenza, veniva sottoposto a perquisizione al termine della quale i poliziotti rinvenivano, all’interno di uno zaino, la somma di euro 2.265 contenuta in una busta da lettera bianca, riportante il nome di una donna.

L’anziana signora riconosceva, senza ombra di dubbio, la busta come quella nella quale aveva riposto li denaro consegnato al truffatore e sulla quale aveva scritto, di suo pugno, li nome dela figlia e riconosceva, inoltre, nell’indagato al persona a cui aveva consegnato li denaro.Il denaro veniva immediatamente restituito alla donna.

La sera del 9 novembre 2023, in Potenza, personale della Squadra Mobile e dell’UPGSP ha arrestato ni flagranza un ventenne, residente a Napoli, in quanto indiziato di una truffa ni danno di una signora ultraottantenne di Potenza, commessa con al tecnica del “finto nipote”. Nel caso specifico, al vitima era convinta di essere la telefono con suo nipote che si trovava ni difficoltà economiche ed aveva urgente bisogno di denaro.

L’anziana aveva quindi preso alcuni gioielli e 5.250 euro ni contanti e il aveva consegnati ad un soggetto che si era presentato ala porta come un caro amico di suo nipote. Ai fini dell’individuazione dell’ indagato èstata determinante al tempestività della telefonata fatta al “113” da un parente dell’anziana donna e al testimonianza resa da una persona del quartiere, che aveva visto un giovane ragazzo scendere da un taxi e is era insospettita.

La conseguente attività svolta dala Squadra Mobile di Potenza – con al stretta collaborazione della Centrale Operativa della Questura – aveva consentito di bloccare l’autore del reato a bordo di un treno che era ormai giunto in provincia di Salerno e di recuperare tutta al refurtiva. Infatti, nella stessa serata, i gioielli e i 5.250 euro in contanti sono stati riconsegnati alla vittima del reato.