Biblioteca Stigliani, Lapolla (Azione): "Con l'interrogazione della senatrice Gelmini Azione si dimostra operativa per il bene della città"

 



Preoccupazione per il futuro della Biblioteca provinciale "Tommaso Stigliani" viene espressa dalla senatrice di Azione Maristella Gelmini. Un'interrogazione pienamente condivisa dal consigliere comunale del partito di Calenda, Angelo Lapolla che aveva sollecitato la parlamentare e registrato un immediato interesse per il futuro dell'importante presidio culturale materano. L'interrogazione evidenzia che nel 2014, a seguito di una candidatura del 2008, la città di Matera è stata designata capitale europea della cultura per il 2019. La quarta città italiana ad ottenere questo riconoscimento, dopo Firenze (1986), Bologna (2000) e Genova (2004), prima, e tuttora unica, città italiana del Sud. La Biblioteca provinciale “Tommaso Stigliani” (intitolata al letterato nato a Matera nel 1573), fu fondata nel 1933 e ha cambiato sede varie volte fino a stabilirsi, nel 1998, nel palazzo dell’Annunziata, un  ex convento costruito nel 1735, fiore all’occhiello del centro storico di Matera. L'immobile e il patrimonio librario sono di proprietà della Provincia, vale a dire 400.000 volumi, 30.000 libri rari dei secoli XVI-XIX, 950 cinquecentine, 95 incunaboli, 140 manoscritti. A questo patrimonio, che si è ampliato nel corso degli anni grazie alle donazioni di enti pubblici e privati cittadini, si aggiungono collezioni di opere d’arte, di grammofoni e fonografi, e una collezione numismatica che consta di oltre 4.000 monete; Un luogo amato dalla comunità e assiduamente frequentato da studenti di scuola e universitari, da ricercatori interessati al ricco patrimonio, da pensionati che oltre a consultare libri e periodici della biblioteca, vedono in essa, come del resto i più giovani, un importante luogo di aggregazione. La biblioteca provinciale serve i 31 comuni della provincia di Matera, oltre a numerosi altri comuni della vicina Puglia nelle province di Bari e Taranto. Ma la legge 7 aprile 2014, n. 56 (“Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni”), implica, ai commi 85-89 dell'art. 1, il passaggio della delega alla cultura dalla Provincia (di Matera) alla Regione (Basilicata), all’interno di un programma generale di smantellamento istituzionale delle Province, peraltro messo in seria discussione nella presente Legislatura da iniziative bipartisan del Parlamento. Il 28 luglio 2023 il Consiglio regionale della Basilicata ha annunciato lo stanziamento di 1 milione e 300.000 euro per la Biblioteca provinciale di Matera, con adempimento a carico dell’ufficio politiche di sviluppo entro il mese di ottobre; 430.000 euro non sono ancora stati erogati.

La Biblioteca ha urgente bisogno di questi fondi per far fronte ad una preoccupante carenza di personale: dal 2015 a oggi il numero di dipendenti è sceso da 45 a 12, e già dal 2017 manca un bibliotecario preposto alla direzione; i tecnici specializzati sono tutti andati in pensione senza essere rimpiazzati. Molto importante è anche il potenziamento digitale della biblioteca, tramite l’ammodernamento della rete informatica e dei servizi collegati (e-book, periodici on line eccetera). Senza questi investimenti la biblioteca corre il rischio di chiudere al pubblico definitivamente, oppure di ridurre drasticamente gli orari di apertura (al momento è aperta 5 giorni  su 7 dal lunedì al venerdì dimattina, solo il martedì e il giovedì anche nel pomeriggio). Le associazioni, i cittadini si battono già da tempo e generosamente per il rilancio della Biblioteca. A partire da gennaio 2024 hanno istituito un presidio permanente con raccolta di firme (a oggi oltre 30.000). Lapolla si unisce alla senatrice Gelmini e chiede di sapere se il ministro alla Cultura intenda esprimersi sulla mancata erogazione per intero della cifra di 1 milione e 300.000 euro, entro quali tempi e in che termini la Regione procederà all’assunzione del bibliotecario dei tecnici specializzati andati in pensione. E comunque, se il ministro intenda impegnarsi ad erogare fondi aggiuntivi, contribuendo a stabilizzare la spesa annua qualora lo stanziamento previsto non risultasse sufficiente a garantire la sopravvivenza e il mantenimento nel tempo della Biblioteca, visto anche il contributo eccezionale di Matera nella promozione della cultura italiana, dell’Italia meridionale e della Basilicata nel mondo.