A Roma l'ultimo appuntamento con le celebrazioni per il centenario di Rocco Scotellaro



ROMA - Giovedì 5 settembre 2024, alle ore 17.30, si terrà all’Accademia Nazionale di San Luca l’incontro Rocco Scotellaro. Il centenario, le pubblicazioni, su iniziativa della Regione Basilicata che, in occasione del centenario della nascita di Rocco Scotellaro, ha promosso una serie di importanti iniziative sotto il titolo comune La patria è dove l’erba trema, intendendo  celebrare il “poeta contadino” simbolo e realtà del riscatto delle plebi del Mezzogiorno ma anche dei derelitti che si trovano dappertutto nel mondo.

Il progetto, con soggetto attuatore l’APT – Agenzia di Promozione Territoriale Basilicata, è stato realizzato con la collaborazione della Fondazione Matera-Basilicata 2019, il patrocinio del Comune di Tricarico, e il finanziamento del Fondo di Sviluppo e Coesione.

Il comitato scientifico (composto da Giuseppe Appella, critico e storico dell’arte; Giulia Dell’Aquila, Università di Bari Aldo Moro; Goffredo Fofi, critico letterario e cinematografico; Sebastiano Martelli, Università di Salerno; Franco Vitelli, Università di Bari Aldo Moro, coordinatore), in virtù della lunga esperienza di studio dei suoi membri, ha voluto fare opera di sistemazione critica e nello stesso tempo indicare nuove vie che mostrano una perdurante vitalità del messaggio dell’autore.

Cuore pulsante delle iniziative è stata la pubblicazione, presso l’editore Quodlibet, degli inediti Taccuini e scritti cinematografici nonché degli Atti del Convegno Internazionale di Studi “Rocco Scotellaro. Un intellettuale contadino scrittore oltre la modernità”.

Tutte le iniziative hanno cercato di delineare Scotellaro come intellettuale “complesso” che ha bisogno di una molteplicità di sguardi che portano a una metodologia necessariamente interdisciplinare.

L’incontro romano presso l’Accademia Nazionale di San Luca sarà l’occasione per una messa a punto scientifico-culturale, ma anche per un doveroso resoconto pubblico circa i risultati conseguiti. Una riflessione collettiva, il modo più idoneo per chiudere l’anno scotellariano, facendo tesoro degli stimoli lanciati via via e che rimarranno in dote per chi vorrà studiare non solo il sindaco-poeta di Tricarico, ma la storia, la società, la politica, la cultura del Mezzogiorno d’Italia.

Rocco Scotellaro nacque a Tricarico nel 1923 e morì a Portici nel 1953. Aderì al Partito socialista nel dicembre 1943 e svolse un’intensa attività politico-sindacale, divenendo sindaco del suo paese dal 1946 al 1950. Nel 1946 conobbe Carlo Levi e Manlio Rossi-Doria che, insieme a Rocco Mazzarone, furono suoi maestri. Dopo aver subito un arresto per vendetta politica, abbandonò Tricarico e trovò lavoro presso l’Osservatorio di economia e politica agraria di Portici. La centralità della questione della terra e delle strategie politico-culturali provocò, all’indomani della morte precoce, un acceso dibattito circa le vie del riscatto del mondo contadino meridionale. Il libro di poesie È fatto giorno ottenne l’assegnazione postuma del premio Viareggio nel 1954; nello stesso anno uscì presso Laterza Contadini del Sud e poi, nel 1955, L’uva puttanella. L’edizione di Tutte le opere è stata pubblicata da Mondadori nel 2019. Nel 2024 presso Quodlibet sono stati pubblicati i Taccuini e I fuochi di San Pancrazio, entrambi composti di materiali inediti.