MATERA - Non c’è stato alcun taglio arbitrario delle ore, garantite per l’assistenza personalizzata non obbligatoria agli alunni diversabili nelle scuole di Matera. A sottolinearlo è il sindaco, Domenico Bennardi, con l’assessore alle Politiche per le diverse abilità, Tiziana D’Oppido, dopo le critiche espresse a mezzo stampa nelle scorse settimane. Si tratta di un servizio che il Comune garantisce dal 1999 utilizzando fondi di bilancio, per l’assistenza personalizzata in favore di alunni in situazione di disabilità temporanea o permanente, con gravi o gravissime limitazioni dell’autonomia personale. «La riduzione del monte-ore annuo, di circa il 18% per un totale di 23.150 ore -spiegano gli amministratori- è conseguenza dell’adeguamento al contratto collettivo nazionale per le cooperative sociali, che ha portato il costo orario della categoria degli assistenti da 17 a 20,09 euro oltre iva.
Il bando triennale, pubblicato nell’ottobre 2023, che ha visto vincitore dell’appalto la cooperativa “MediHospes”, prevedeva l’importo messo a disposizione dal Comune tutti gli anni per il servizio, pari a 500mila euro. Ci stiamo confrontando costantemente con la cooperativa ed i sindacati -rimarcano Bennardi e D’Oppido- abbiamo comunicato quest’aggiornamento ai dirigenti scolastici dieci giorni prima di lunedì 16 settembre, data di avvio del servizio di assistenza, per permettere da una parte una rimodulazione degli orari di assistenza, dall’altra di riorganizzare con congruo anticipo gli interventi, che ricordiamo essere intesi come prestazioni indicate nel Piano di intervento assistenziale individualizzato (Pai), predisposti in collaborazione tra i servizi sociali, la scuola e il soggetto gestore del servizio. Oltre ad aver lavorato per garantire la continuità di servizio e la riassunzione del 28 lavoratori presso MediHospes -concludono Bennardi e D’Oppido- in queste settimane l’Amministrazione comunale sta valutando ogni possibile strada percorribile, per recuperare o integrare anche solo parzialmente il numero di ore, che potrebbero essere anche “eterofinanziate”. Si tratterebbe, in questo ultimo caso, di un intervento diverso, rivolto a una precisa fascia di età degli alunni».