Auto. Spera (UglM):”Ampia convergenza dell’azione Italiana con Paesi UE sul non paper, ora agire subito''


 


"Si sta’ ben lavorando a sostegno del settore auto e siamo particolarmente soddisfatti dell’ampia convergenza di posizioni espressa dai Paesi UE sul non-paper presentato dall’Italia, relativo al settore automotive europeo. Una proposta che, di fatto, si è collocata oggi al centro dell’agenda della Commissione Europea. Cosa di alto rilievo è, che la presidente Ursula von der Leyen ha confermato il suo impegno diretto su questo dossier Italiano”.

E’ quanto sostiene Antonio Spera, Segretario Nazionale dell’Ugl Metalmeccanici a fine della riunione del Consiglio Competitività a Bruxelles, in cui è stato discusso il non paper sul settore dell’automotive europeo promosso da Italia e Repubblica Ceca, firmato anche da Austria, Slovacchia, Bulgaria, Polonia, Malta e Romania e che ha visto protagonista il nostro ministro delle Imprese e del Made in Italy fortemente sostenere la posizione italiana.

“Questo  - prosegue Spera – per l’Ugl Metalmeccanici è un passo molto importante tant’è si sono aggiunti una serie di interventi da parte di altri Paesi: il non paper si pone l’obiettivo di riesaminare le modalità che porteranno allo stop ai motori endotermici nel 2035. Termine e target che non vengono messi in discussione, ma si ritengono sostenibili e realisticamente raggiungibili solo attraverso una revisione tempestiva del regolamento. Bene hanno fatto i Paesi che chiedono inoltre di anticipare anche la revisione degli standard di emissione dei veicoli pesanti, attualmente fissata al 2027. Per l’UglM – aggiunge Spera – si và a rafforzare l’importanza strategica del tema, cruciale per l’industria e l’occupazione in Europa, che sarà una delle priorità chiave nei primi 100 giorni della nuova Commissione. Condividiamo la posizione Italiana espressa al dibattito del Consiglio Competitività dell'Ue a Bruxelles sostenitrice che occorre intervenire urgentemente per affrontare l'attuale crisi del settore automotive europeo, caratterizzata da un bollettino di guerra con chiusure di fabbriche e licenziamenti ogni giorno, e anticipare all'inizio del 2025 la revisione del regolamento Ue che ha fissato al 2035 l'obiettivo zero emissioni di CO2 per tutti i veicoli immessi sul mercato. Ribadiamo l'urgenza di cambiare la politica industriale perché sia sostenibile per l'impresa e per l'occupazione. Il settore delle auto per l’UglM è  il simbolo della transizione energetica ed ecologica ed è quello su cui si sta sviluppando il confronto a livello mondiale, l’Italia oggi ha indicato una strada ambiziosa e straordinariamente sfidante per il 2035: anche l’Ugl Metalmeccanici pensa che questa strada poi debba essere percorsa anche dagli altri continenti affinché raggiungiamo l'obiettivo con un'industria net zero in un percorso di successo, anche per gli altri. Ma se invece raggiungiamo quella data con zero industria tutti avremmo certificato il nostro fallimento. Questa è la sfida e queste sono le sfide per l’Italia e per l'Europa – conclude Spera - : il ritardo con gli altri continenti si accumula ogni giorno di più se non si decide con realismo affrontando la realtà per quella che essa è, rispondendo all'accorato appello delle imprese e dei lavoratori europei che si sentono minacciati nella propria sopravvivenza in un settore al collasso”