Si è conclusa la selezione dei testi pervenuti al Premio Energheia Grecia 2025 con la designazione del racconto vincitore della giovane trentenne Katia Mesolorà, dal titolo “Quod periit, redibit”. Segnalazione per il racconto “ Il mio angelo” di Penelope Tontou.
Il Paese ellenico, carico di storia, è stato coinvolto in questa edizione del Premio Energheia Europa, grazie al coinvolgimento dell’Ambasciata Ellenica in Italia, alla collaborazione dell’Università Nazionale Capodistriaca di Atene e a Maria Chatzikyriakidou Ph.D. in Letteratura Italiana e Letteratura Comparata che ha coordinato le varie fasi del concorso.
In una prima fase è stato allestito un comitato lettori che ha effettuato la selezione dei testi in lingua originale composta da componenti dell’Università Università di Atene
Successivamente una Giuria in Italia ha valutato i tre racconti indicati dal Comitato lettori ellenico, designando il racconto vincitore dell’edizione 2025.
Le motivazioni alla base della designazione dei racconti indicano come in entrambi ci sia l’idea di costruire una storia mettendo insieme emozioni e finali suggestivi.
Nel racconto vincitore si narra la storia di un’archeologa che giunge nell’antica città di Matera per delle ricerche sul campo che la porteranno a conoscere la storia del luogo e a comprendere se stessa.
L’autrice, Katia Mesolorà, trentenne, ed è originaria di Cefalonia. Ha studiato Filologia Classica presso l’Università Nazionale e Capodistriaca di Atene, per poi proseguire con studi post-laurea presso il Dipartimento di Italianistica dello stesso ateneo. Il suo amore per la lingua latina l’ha condotta naturalmente alla lingua italiana – una continuità quasi organica. Sogna di mantenere vive le tracce dell’antichità nella scrittura contemporanea. La commuovono le luci oscure di Dino Buzzati, il respiro poetico di César Vallejo, la saggezza di José Saramago. In Julio Cortázar, Jaume Cabré ed Ernesto Sábato riconosce affinità con miti antichi e inquietudini esistenziali. Scrive, legge, traduce e cerca sempre quel filo sottile che unisce epoche, parole e sensazioni. La scrittura la aiuta a trasportare gli studi classici dal passato al presente, come memoria e dialogo costante.
Il secondo testo segnalato dalla Giuria si è contraddistinto per una storia che narra la vicenda di una bambina che diviene l’unica amica di un bambino, appena giunto nel piccolo centro. Un incontro che segnerà la vita dei due protagonisti.
La sua autrice ventiquattrenne, Penelope Tontou, è originaria di Gourià, nei pressi di Missolungi. Laureata in Studi Marittimi e Ingegneria della Progettazione e Produzione Industriale, ha dimostrato la sua inclinazione per la letteratura fin dall’età di undici anni. Sua principale fonte di ispirazione è stata, e continua a essere, la scrittrice greca Alki Zei. Ogni aspetto della vita, dalle persone ai paesaggi, crea un meraviglioso intreccio che alimenta la sua creatività. In ogni caso, ritiene che la famiglia e i suoi valori siano ciò che mantiene la sua scrittura “pura”, mentre la sua musa e principale sostenitrice è la madre, Alexandra.
Ricordiamo che i racconti saranno raccolti nell’antologia I racconti del Premio Energheia e sul sito dell’associazione: www.energheia.org, in lingua originale e in italiano, nel prossimo autunno. La vincitrice sarà ospite alla Cerimonia di consegna del Premio letterario Energheia insieme alla coordinatrice del Premio Maria Chatzikyriakidou, prevista sabato 13 settembre.
La vincitrice frequenterà il Corso Internazionale di Scrittura Creativa in programma dall’8 al 13 settembre p.v. presso l’Università degli Studi di Basilicata, nella sede di Matera.
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