RACCONTI PER UNA GRANDE QUERCIA
Sarà il Mike Rubini Wind Ensemble a proporre un racconto che concilia musica e natura sotto la grande chioma di un albero monumentale. Si può arrivare anche a piedi, in bici, in bus
Note di jazz all’ombra di mamma quercia, un albero secolare. Con un occhio alla storia passata, perché Matera celebra il suo anniversario della liberazione dal nazifascismo, e con l’altro alla storia più recente, segnata dalla tragedia del genocidio in atto a Gaza, che ha mobilitato tutto il mondo del jazz italiano in nome della verità, della giustizia e della pace. Con queste premesse l’associazione culturale materana Onyx Jazz Club fissa in calendario un concerto che fa da spartiacque nel cartellone del Gezziamoci, il Jazz festival della Basilicata. Si è chiusa il 31 agosto la stagione estiva della rassegna e sta per aprirsi, dall’11 ottobre, quella autunnale. Ad annunciare quest’ultima sarà l’appuntamento in programma domenica 21 settembre, alle 11.30, ovvero “Racconti per una grande quercia”, che concilia la musica alla natura. Il luogo prescelto per questo incontro, che invita anche a scoprire il territorio, obiettivo da sempre nelle corde dell’Onyx, è l’area della quercia monumentale raggiungibile dalla strada provinciale Timmari-Santa Chiara-Matera. Le coordinate sono 40°43'30.6"N, 16°31'26.1"E. Sotto i rami di questo albero maestoso, una autentica icona del patrimonio naturale materano, si esibirà il Mike Rubini Wind Ensemble. La band riunisce musicisti d’eccezione: Mike Rubini, sax alto, Alberto Di Leone, tromba, Francesco Lomangino, sax tenore, e Francesco Massaro, sax baritono. Un progetto interamente acustico, che esalta i timbri naturali degli strumenti a fiato e intreccia sonorità uniche, tra energia, lirismo e ricerca. La maggior parte del programma è dedicata ad arrangiamenti di brani di Kenny Wheeler, trombettista e compositore canadese di fama internazionale, noto per il suo stile lirico e per il contributo fondamentale al jazz europeo. Il repertorio è completato da riletture di Charlie Parker e Freddie Hubbard e da composizioni originali dello stesso Rubini, che per l’occasione cura tutti gli arrangiamenti, in un equilibrio tra tradizione e scrittura contemporanea. Il concerto è organizzato in collaborazione con We Start, CAI (Club alpino italiano) Falco Naumanni e UISP (Unione italiana sport per tutti) Circolo di Matera. Il biglietto ha un costo di 5 euro e il ricavato sarà devoluto a favore delle iniziative di Komen Italia, organizzazione di volontariato impegnata nella lotta ai tumori al seno.
Si potrà raggiungere il luogo del concerto in tanti modi. A piedi, sotto la guida del CAI Falco Naumanni, o in bicicletta coordinati dall’UISP Circolo di Matera. Due opzioni che consentiranno di stimolare l’attività fisica respirando gli odori e apprezzando i colori di settembre. Non è esclusa l’ipotesi di muoversi con la propria auto, scelta però sconsigliata perché in linea con il principio della sostenibilità ambientale il Gezziamoci offre al suo pubblico la possibilità di sfruttare l’iniziativa “Attaccati al bus”, servizio di trasporto gratuito, predisposto in collaborazione con Autolinee Petruzzi. Domenica 21 settembre si partirà alle ore 10.30 da Matera, stazione FAL di Villalongo. Il servizio sarà garantito con un numero minimo di 30 passeggeri. Prenotazione obbligatoria scrivendo a info@onyxjazzclub.it o telefonando al 331 / 471.15.89 o Cartoleria Montemurro, via delle Beccherie 69, Matera tel. 0835 / 33.34.11.
Congedato settembre, il Gezziamoci entrerà nel pieno della fase autunnale proponendo lo spettacolo “Di cosa vive l’uomo? La musica di Kurt Weill”, in programma a Matera sabato 11 ottobre, alle 21, nell’auditorium Gervasio, in piazza Sedile, che avrà protagonisti d’eccezione come PEPPE SERVILLO e COSTANZA ALEGIANI, le cui voci accompagneranno le note della G.O.L., la Giovane Orchestra Lucana diretta da Ettore Fioravanti, con gli arrangiamenti di Gianluigi Giannatempo.
Tra ottobre e dicembre seguiranno altri otto concerti, tra i quali spiccano quelli del Marco Bardoscia Trio e il Franco D’Andrea Trio. Ulteriori dettagli del programma si possono trovare a margine del comunicato.
G E Z Z I A M O C I 2025
Il Jazz Festival della Basilicata
38ͣ EDIZIONE
MATERA
"Il mondo del jazz italiano unisce la propria voce a chi chiede verità, giustizia e fine immediata della violenza.
Per Gaza. Per la Pace. Per l'Umanità."
➢ Domenica 21 settembre | Grande Quercia Monumentale sita al 40°43'30.6"N, 16°31'26.1"E – SP Timmari – Santa Chiara – Matera – biglietto euro 5
RACCONTI PER UNA GRANDE QUERCIA
MIKE RUBINI WIND ENSEMBLE
Mike Rubini - sax alto
Alberto Di Leone - tromba
Francesco Lomangino - sax tenore
Francesco Massaro - sax baritono
in collaborazione con WeStart, CAI Falco Naumanni, UISP circolo di Matera
il ricavato sarà devoluto a Komen Italia
Domenica 21 settembre sarà possibile raggiungere la Grande Quercia:
in autobus con le Autolinee Petruzzi (appuntamento ore 10.15 Matera stazione FAL Villalongo); il servizio autobus è gratuito e sarà garantito con un numero minimo di 30 passeggeri. Prenotazione Obbligatoria scrivendo a info@onyxjazzclub.it o telefonando al 333/4124724 – 331.4711589 o prenotandosi presso la Cartoleria Montemurro
partecipando alla sessione di trekking, guidati dal CAI Matera Falco Naumanni, Prenotazione Obbligatoria scrivendo a info@onyxjazzclub.it o telefonando al 331/4711589 o Cartoleria Montemurro, via delle Beccherie, 69 Matera tel. 0835 33.34.11
in bicicletta, guidati dalla UISP | prenotazioni entro il 19 settembre all'indirizzo basilicata@uisp.it
➢ sabato 11 ottobre | Matera - Auditorium Gervasio – ingresso euro 15
ore 21 | DI COSA VIVE L’UOMO? Le canzoni di Kurt Weill e Bertold Brecht
G.O.L. feat. PEPPE SERVILLO & COSTANZA ALEGIANI
Peppe Servillo, voce solista
Costanza Alegiani, voce solista
Arrangiamenti di Gianluigi Giannatempo
Giovane Orchestra Lucana diretta da Ettore Fioravanti
PRODUZIONE ORIGINALE DEL GEZZIAMOCI
Il progetto originale "Di cosa vive l’uomo: le canzoni di Kurt Weill e Bertold Brecht” vuole rendere omaggio al grande compositore tedesco e uomo di teatro, in un recital per due voci soliste e orchestra jazz. Il teatro musicale di Weill, viene qui esaltato dalla presenza di Peppe Servillo: musicista e attore, il leader degli Avion Travel ben conosce l'interazione tra musica e movimento scenico, tra suono e gesto, in onore all’impostazione e al linguaggio di Weill. Insieme a Servillo ci sarà la cantante e compositrice Costanza Alegiani, che si sta affermando tra le voci più originali del jazz contemporaneo italiano e che nella sua produzione musicale ha avuto sempre un rapporto prediletto con il teatro e la poesia. I due interpreti hanno costruito insieme questo recital a due voci, a due anime, coinvolgente ed emozionante, con gli arrangiamenti originali di Gianluigi Giannatempo. Lo spettacolo ha debuttato a Dicembre 2021 in Sardegna con l’Orchestra Jazz della Sardegna diretta dal Maestro Marco Tiso. Protagoniste saranno alcune canzoni memorabili tratte da "L’Opera da tre soldi" del drammaturgo e poeta Bertold Brecht, con il quale Kurt Weill ebbe una felice e duratura collaborazione. Egli scrisse per quest'opera meravigliose pagine di musica, tra cui la celeberrima Mackie Messer, la spietata Jenny dei Pirati e il duetto d’amore Tango Ballade, per citarne solo alcune. Si alternano così momenti musicali tipici del Kabarett berlinese (con il suo carattere provocatorio, di tacita protesta, canzonatorio) a momenti lirici d’amore e di solitudine, di passione e resistenza politica, di vittoria contro il nemico o di resa, di pace o di guerra. Grazie al successo che quest’opera ebbe in Italia, negli anni '60 e '70, con Giorgio Strehler e grazie a grandi interpreti della canzone e del teatro italiano, tra cui la straordinaria Milva, le canzoni sono cantate in italiano e il pubblico avrà quindi la possibilità di entrare in empatia con le storie dei personaggi e con le parole del poeta. Non mancherà una piccola finestra sulla produzione musicale statunitense di Weill, che corrisponde alla seconda parte della sua vita, quando fu costretto a lasciare la Germania nazista. Nel nuovo mondo ebbe molto successo a Broadway e scrisse canzoni immortali, diventate famosissimi standards del jazz americano, come Speak Low, Lost in the Stars, September Song.
➢ Venerdì 17 ottobre | Matera - Casa Cava – ingresso euro 10
ore 21 |THE FUTURE IS A TREE
MARCO BARDOSCIA TRIO
Marco Bardoscia, contrabbasso
William Greco, pianoforte
Dario Congedo, batteria
C’è qualcuno seduto all’ombra oggi perché qualcun altro ha piantato un albero molto tempo
fa. (Warren Buffet).
Questa raccolta è un insieme di brani dedicati al Tempo per come viene percepito dagli uomini: con la sua direzione unica e la sua linearità (concetti che, a ben vedere, non esistono nella natura del Tempo; per i più autorevoli scienziati è lo stesso Tempo a non esistere. Concetto quest'ultimo molto affascinante). Una delle prime cose che ci vengono in mente quando pensiamo al tempo che scorre sono le stagioni, tema già toccato da moltissimi in musica. Ed è proprio da esse che ho preso lo spunto per la suite sulle quattro stagioni che costituisce il corpus della prima parte di questo album. Il punto di osservazione questa volta è quello del non viaggiatore, colui che restando nello stesso punto osserva il mondo circostante e i suoi cambiamenti. E proprio dall'osservazione prolungata e attenta scaturisce la seconda parte del lavoro sempre ispirata al tempo, inteso, questa volta, in senso metereologico. Da qui l'ultima e più importante riflessione sul clima che cambia non solo a causa delle stagioni ma anche e soprattutto per colpa dell'uomo che in nome di un progresso/regresso sta distruggendo senza né pietà né alcuna intelligenza i beni più preziosi di cui l'umanità dispone: la Terra, il Mare, la Natura. Da circa due anni sono padre e una delle domande che mi faccio più spesso è: cosa posso fare per mio figlio e per il suo futuro? Da questa domanda si dipana tutto un mondo di piccoli gesti quotidiani mirati a migliorare il futuro non solo di Otto ma di tutte le generazioni a venire. La mia speranza è che ognuno di noi con i suoi limiti e i suoi errori si preoccupi, donandogli attenzione, semplicemente del benessere di coloro che verranno che poi coincide con il nostro e con quello della Natura perché non c'è nessuna differenza tra un Uomo e un Albero... E se a osservare il mondo fosse proprio un Albero?
Il trio di Marco Bardoscia esiste da circa tre anni ma i tre musicisti si conoscono bene da lungo tempo ed hanno collaborato in diverse occasioni. In questo progetto propongono un jazz “cameristico” ricco di influenze provenienti dalla musica colta, dalle songs e dalla folk music alternando momenti di lirismo a tessiture più squisitamente jazzistiche a forte vocazione ritmica. The Future is a Tree sta riscuotendo un grande consenso di critica e vendite in Italia e all’estero.
➢ Venerdì 31 ottobre | Matera - Cinema Il Piccolo – ingresso euro 10
ore 21 | CAROSELLO IN JAZZ
PASQUALE MEGA SESTETTO
Pasquale Mega, pianoforte
Sabino Fino, sax tenore e soprano
Claudio Chiarelli, sax contralto
Aldo Di Caterino, flauto
Antonello Losacco, contrabbasso
Giovanni Angelini, batteria
Pasquale Mega Sextet propone un omaggio al mitico Carosello, che dal 1957 al 1977 ha segnato senz’altro un periodo importante nella storia del nostro Paese. L’idea è stata quella di arrangiare in chiave jazz alcune delle musiche che accompagnavano gli spot pubblicitari di quegli anni, spesso interpretati da grandi attori, cantanti e soubrette dell’epoca, quali Vittorio Gassman, Ugo Tognazzi, Gino Cervi, Raimondo Vianello e Sandra Mondaini, Totò, Nino Manfredi, Tino Buazzelli, Mina. Un fondamentale apporto al Carosello è stato dato, inoltre, dai tanti disegnatori e fumettisti dell’epoca, che hanno inventato personaggi indimenticabili, divenuti parte integrante dell’iconico programma televisivo pubblicitario: Calimero (fratelli Nino e Toni Pago), Jo Condor (Romano Bertola), Unca Dunca (Bruno Bozzetto), Caballero e Carmencita (Armando Testa), la Linea (Osvaldo Cavandoli), Miguel e tanti altri. Prima dell’esecuzione di ogni brano, al fine di fornire un’esperienza completa e multimediale, viene proiettato su schermo lo spot originale di quegli anni, in bianco e nero.
➢ Sabato 8 novembre | Matera - Casa Cava - ingresso euro 10
ore 21 | MOON KIN | EMANUELE TRIGLIA
Emanuele Triglia, basso e composizioni
Davide Savarese, batteria
Pasquale Strizzi, piano e tastiere
Vincenzo Lato, percussioni
Francesco Frattini, tromba
Uscito a maggio 2024 per Rivamare Record, Moon Kin, l’ultimo album di Emanuele Triglia; e arriva dopo la sua vittoria all’ultimo David di Donatello per la Miglior Canzone originale insieme ad Elodie e Joan Thiele. Moon Kin è un viaggio accattivante in cui jazz contemporaneo, hip hop e world music convergono in un arazzo sonoro che a tratti ricorda il flusso liquido delle maree, in altri il moto lento ma violento del magma. Nell’album sono forti le reference di Karriem Riggins, Herbie Hancock e J Dilla.
Moon Kin altro non è che la celebrazione della sincronicitá tra musicisti e ascoltatori, dove ogni nota, battito e ritmo sembra un’esperienza condivisa dove ognuno ispira ed influenza l’altro senza una voltá precisa . Ogni traccia funge da testimonianza dell’interconnessione dell’espressione musicale, intrecciando melodie intricate e groove contagiosi che risuonano con l’anima. Dai ritmi ipnotici della batteria alle melodie sensuali della tromba, l’album è una testimonianza della potenza della strumentazione organica. Strati di improvvisazione dal vivo creano un ricco panorama sonoro, dove ogni strumento ha la sua voce e contribuisce alla narrazione complessiva della musica. Moon kin è piú di una semplice esperienza musicale: è piuttosto la testimonianza che il linguaggio musicale ha una funzione che supera quella di semplice produzione e ascolto, ma arriva ad essere un vero e proprio linguaggio a tratti sinestetico, che unisce le persone e genera momenti che superano la comunicazione verbale, trascinando chi ne è protagonista in una dimensione completamente diversa.
➢ Giovedì 13 novembre | Matera - Casa Cava – ingresso euro 15
ore 21 | “A PINO” | MARCOTULLI - VARELA DUO
Rita Marcotulli, pianoforte - Israel Varela, batteria e voce
“A Pino”
I due musicisti, protagonisti nella musica del cantautore, si riuniscono per omaggiare il decennale della scomparsa dell’amico Pino Daniele.
Un viaggio avventuroso l'incontro di Rita Marcotulli e Israel Varela. Un viaggio alla ricerca di quei suoni che sono alla base di tutta la storia del jazz passando per sonorità ritmiche del flamenco, arabo e della musica indiana, E se anche a tratti può sembrare di trovarsi in Tibet per via di una campana rituale o magari in Giappone, con la pianista che riduce manualmente il suono dello strumento per farlo sembrare corto come quando si pizzicano le corde di un Koto, lo scopo è sempre lo stesso, proseguire oltre e non fermarsi al primo piacere dell’ascolto. Non potrebbe essere altrimenti con una artista che ha avuto riscontri più che positivi con Pat Metheny, Pino Daniele, Palle Danielson, e anche nel mondo del cinema (Ciak d’Oro, Nastro d’Argento e David di Donatello per la miglior colonna sonora di Basilicata Coast to Coast di Rocco Papaleo) e con Israel Varela, batterista, compositore e anche la voce del duo. Voce calda, modulata e lirica quando occorre, ma soprattutto piena di registri. Varela ha suonato con grandi della musica come Pat Metheny, Charlie Haden, Yo Yo Ma, George Benson, Mike Stern, Victor Bailey, Pino Daniele, e anche nel flamenco con artisti come Diego Amador, Jorge Pardo, Antonio Canales, Joaquin Cortes.
➢ Venerdì 21 novembre | Matera - Casa Cava – ingresso euro 10
ore 21 | MY FAMILY THINGS | ANDREA ANDREOLI QUARTET
Andrea Andreoli, trombone e composizioni
Simone Locarni, pianoforte
Carlo Bavetta, contrabbasso
Matteo Rebulla, batteria
Presentazione del disco "My Family Things" non è solo un semplice disco, ma piuttosto una fotografia dei dieci anni trascorsi nella vita di Andrea Andreoli, segnata da una serie di sfide e successi personali e musicali. Attraverso questo album, Andreoli esplora la complessità di bilanciare la vita di musicista con il ruolo di padre e marito, spesso trovandosi diviso tra il desiderio di essere presente per la propria famiglia e l'impegno costante dei tour e delle esibizioni. La musica di "My Family Things" riflette questa dualità attraverso brani originali che sono dedicati o ispirati ai membri della famiglia di Andreoli, o a coloro che gli sono più vicini.
Questi brani sono intrisi di emozioni autentiche e profonde, che trasmettono l'ansia, la gioia, l'amore e l'affetto che sono stati i pilastri della sua esperienza negli ultimi anni. Il quartetto, composto da Andrea Andreoli al trombone e alle composizioni, Simone Locarni al pianoforte, Carlo Bavetta al contrabbasso e Matteo Rebulla alla batteria, offre una performance eccezionale che fonde armonie sofisticate con melodie coinvolgenti. Per Andreoli, la melodia è fondamentale nel suo processo compositivo, e questo si riflette chiaramente nella musica del quartetto. Il disco è stato registrato presso lo studio Artesuono da Stefano Amerio, garantendo un'eccellente qualità audio e un'esperienza d'ascolto immersiva.
In conclusione, "My Family Things" non è solo un album di jazz, ma anche un'esplorazione intima e appassionante della vita di un musicista e della sua relazione con la famiglia e con il mondo che lo circonda.
Sono sicuro che questo lavoro risuonerà nei cuori degli ascoltatori, offrendo loro un'esperienza musicale indimenticabile. Andrea Andreoli
➢ Sabato 6 dicembre | Matera - Casa Cava – ingresso euro 10
ore 21 | GIOVANNI SCASCIAMACCHIA QUARTET
Dado Moroni, pianoforte
Tommaso Scannapieco, contrabbasso
Perico Sambeat, sax
Giovanni Scasciamacchia, batteria
Presentazione del disco PATTO ARMONICO
Patto Armonico è un concept album frutto del rapporto di collaborazione e amicizia tra Giovanni Scasciamacchia, maestro delle arti percussive e richiestissimo batterista lucano e il direttore artistico della prolifica associazione culturale Lampus operante nel Capo di Leuca Paolo Insalata.
Il progetto nasce dall’idea di raccontare in musica il feeling che esiste tra il Jazz e il mondo del Design: un tema molto caro a Lampus che caratterizza i suoi concerti per l’accuratezza nella scelta degli allestimenti e delle ambientazioni.
La connessione tra Jazz e Design, richiamata nel titolo Patto Armonico ideato per questo album, ha origini remote e si manifestò nell’America degli anni Venti e Trenta del Novecento, quando l’estetica dell'Art Déco e la sua associazione con il lusso e il glamour si fondevano perfettamente con il dilagare dell'onda del Jazz, tanto da far coincidere alla definizione Art Déco, quella di Jazz Style.
Inoltre, la parola Jazz evoca nell’immediato il caratteristico genere musicale ma la sua componente visiva è altrettanto interessante, tanto da aver spinto designer e artisti a entrare in scena rappresentando visivamente suoni e ideali attraverso il proprio linguaggio.
Questo immaginifico progetto si avvale di alcuni pesi massimi della scena mondiale contemporanea: al fianco di Scasciamacchia il sassofonista spagnolo Perico Sambeat, il nostro portacolori del pianoforte jazz Dado Moroni ed il talentuoso Tommaso Scannapieco al contrabbasso.
Appena pubblicato su supporto CD e su tutte le piattaforme dal 24 giugno, Patto Armonico è un disco italiano che celebra l’arte dello swing targato ventunesimo secolo, moderno stilisticamente ma dalle solide radici nella cultura tradizionale afroamericana, ed una originale impostazione creativa.
➢Venerdì 19 dicembre | Matera - Casa Cava – ingresso euro 15
ore 21 | FRANCO D’ANDREA TRIO
Franco D’Andrea, pianoforte
Gabriele Evangelista, contrabbasso
Roberto Gatto, batteria
Ritorna dopo alcuni anni di assenza dal Gezziamoci il pianista meranese Franco D’Andrea.
“Penso che di definitivo non ci sia nulla.Non si può mai dire. Si cerca sempre di capire come un disco ha retto nel corso del tempo.Questo è semplicemente un altro bozzetto, uno schizzo che butto lì e che ha a che vedere con la storia del jazz, musica che amo alla follia. Non dimentico che ho cominciato con il jazz tradizionale, ascoltando in particolare Armostrong”.
Franco D'Andrea su Musica Jazz di ottobre, intervistato da Flavio Caprera sul suo ultimo album "Something bluesy and more", con Roberto Gatto e Gabriele Evangelista.
Biglietti:
Prevendite online disponibili su TICKETSMS o prenotazioni presso la Cartoleria Montemurro, via delle Beccherie 69, Matera, tel. 0835 33.34.11.
More info: Onyx Jazz Club - via Collodi n. 2 Matera; tel. 331 4711589
info@onyxjazzclub.it; www.onyxjazzclub.com
L'Onyx Jazz Club, una delle più longeve associazioni sulla scena culturale materana ed iscritta all'Albo delle Associazioni culturali della Regione Basilicata dal 1988, ha festeggiato il 23 gennaio i suoi quarant'anni di attività. Fondata da quattro amici uniti dalla passione del jazz, il suo nome trae origine dall'insegna di uno storico locale jazz di New York, che aprì nel 1927 al 35 West della 52ª Street della City. L'Onyx si connota per un originale percorso che l'ha portata a sviluppare tre principali linee di azione: la programmazione di concerti, la formazione e la valorizzazione dei talenti locali, la produzione di dischi.
Il Gezziamoci è la creatura più prolifica dell'Onyx. Il Jazz Festival della Basilicata coniuga i concerti agli obiettivi della ricerca di nuove espressioni musicali, ma anche della valorizzazione del territorio e della scoperta dei luoghi più suggestivi di Matera e della Basilicata. Fin dalle sue prime edizioni ha ospitato giovani emergenti e musicisti affermati, da Bruno Tommaso a Ettore Fioravanti, da Gianluigi Trovesi a Massimo Urbani, da Paolo Fresu a Roberto Ottaviano, che avrebbero fatto la storia del jazz italiano. Tra le star internazionali Steve Lacy, Richard Galliano, Carl Palmer, gli Oregon, Javier Girotto, Daniel Karlsson. Il Gezziamoci aderisce a JAZZ TAKES THE GREEN la prima rete italiana dei festival jazz ecosostenibili.
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