"Accogliamo con grande soddisfazione, anche alla luce degli sforzi profusi in questi mesi, la notizia che il Vulture è stato designato Città Italiana del Vino 2026. Abbiamo seguito e accompagnato, passo dopo passo, l’iter del dossier che ha consentito di raggiungere questo rilevante risultato". Lo dichiara Piero Lacorazza, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale.
"Abbiamo sostenuto la candidatura attraverso le audizioni in III Commissione, da me richieste, durante le quali sono stati ascoltati i sindaci dell’area, le associazioni e il Dipartimento regionale competente. Raccogliendo le sollecitazioni di amministratori locali e realtà associative del territorio – prosegue Lacorazza – già a dicembre 2024 presentai una mozione in Consiglio regionale per chiedere alla Giunta il rifinanziamento della Legge Regionale n. 7/2000, finalizzata alla valorizzazione dei territori a vocazione vinicola. In quella stessa sede richiedemmo inoltre un impegno istituzionale, amministrativo ed economico a sostegno della candidatura del Vulture a Città Italiana del Vino 2026".
"Con un ordine del giorno presentato in Aula nell’aprile 2025 – ricorda ancora Lacorazza – abbiamo chiesto l’impegno della Giunta regionale a sostenere la candidatura del Vulture attraverso un adeguato supporto ".
"Ora è necessario rendere questo percorso concreto, accompagnando il territorio nella costruzione delle sinergie indispensabili e nell’elaborazione di una strategia condivisa, capace di trasformare il risultato ottenuto in una vera opportunità di sviluppo per l’intera regione. Rilanciare le comunità lucane a forte vocazione vitivinicola e agricola attraverso iniziative di questo genere – aggiunge Lacorazza – è fondamentale per lo sviluppo dei territori sui quali la Regione è chiamata a investire. In questo contesto inoltre, come da noi richiesto, dopo l’approvazione dell’ordine del giorno nella seduta di Consiglio di ottobre 2024, che ha visto il parere favorevole del Governo regionale, e in particolare dell’assessore Cicala, occorre procedere speditamente a rivedere la legge regionale n. 12/2010 sul Parco Urbano delle Cantine".
"Rivolgiamo infine – conclude Lacorazza - un ringraziamento ai sindaci dei Comuni di Rionero in Vulture, Melfi, Ginestra, Barile, Rapolla, Genzano di Lucania, Atella, Acerenza, Palazzo San Gervasio, Lavello, Forenza, Venosa, Maschito, con capofila Ripacandida, che hanno contribuito alla redazione del dossier, e in particolare al coordinatore regionale dell’Associazione Nazionale Città del Vino, Mauro Tucciariello".
1 Commenti
certo, detto da uno che è stato da sempre il nemico pubblico numero uno del nostro territorio lucano, mi pare riprovevole.
RispondiElimina