Nel primo anniversario dalla fondazione, l’Associazione Parlamentare di Amicizia con gli Insigniti al Merito della Repubblica Italiana riunisce a Palazzo Valentini istituzioni, magistratura e società civile, conferendo a Lino Banfi il ruolo di Presidente Onorario e delineando le priorità future dell’impegno associativo
Palazzo Valentini ha ospitato a Roma gli Stati generali dell’onorificenza civile, appuntamento promosso dall’APAMRI a un anno dalla sua nascita. Un incontro che ha assunto il valore di una verifica sul percorso compiuto e, al tempo stesso, di una piattaforma programmatica per il futuro, ponendo al centro il significato del merito come elemento fondante della vita repubblicana e come responsabilità che accompagna chi ha ricevuto un riconoscimento dello Stato.
La giornata ha riunito delegazioni provenienti da diverse regioni italiane, insieme a rappresentanti delle istituzioni, della magistratura e del mondo del volontariato. Un confronto ampio, che ha ribadito la volontà dell’associazione di costruire una rete attiva e coesa, capace di tradurre l’onorificenza in azione concreta sul territorio, soprattutto nei settori del sociale, della cultura e dell’educazione civica.
Momento centrale dell’iniziativa è stata la nomina di Lino Banfi a Presidente Onorario dell’APAMRI. Una scelta che ha voluto riconoscere non solo il prestigio dell’onorificenza ricevuta dall’attore, ma anche il suo percorso umano e professionale, considerato espressione di un legame autentico tra cultura popolare e valori civili, capace di parlare a pubblici diversi e alle nuove generazioni.
Ad aprire i lavori è stato il Prefetto di Roma Lamberto Giannini, che ha richiamato il senso più profondo dell’impegno degli insigniti al merito. «Servire lo Stato non è una parentesi limitata a un incarico o a una funzione. È una condizione che accompagna l’intera esistenza di chi ha scelto di operare con disciplina e onore, nel rispetto dei principi costituzionali», ha affermato, sottolineando il valore educativo dell’esempio.
Nel suo intervento, il presidente nazionale dell’APAMRI Riccardo Di Matteo ha posto l’accento sulla fase di crescita dell’associazione. «Questo primo anno è servito a costruire le fondamenta di un’organizzazione nazionale. Ora siamo pronti a rafforzare l’organigramma e a dare avvio a progetti strutturati nel sociale e nel volontariato, perché il merito deve diventare un patrimonio condiviso e operativo», ha dichiarato.
La presidente dei Parlamentari per APAMRI, Carla Giuliano, ha rimarcato il significato politico dell’iniziativa. «L’associazione rappresenta un ponte tra istituzioni e società civile. Valorizzare il merito significa anche riconoscere competenze, impegno e responsabilità, creando condizioni affinché questi valori producano effetti concreti e duraturi».
Particolare attenzione è stata riservata al tema della leadership femminile e al riconoscimento del contributo delle donne nei percorsi di eccellenza istituzionale e professionale. Il Segretario Generale Michele Grillo ha ribadito questa linea programmatica: «Sin dalla nascita dell’APAMRI abbiamo ritenuto centrale il riconoscimento del ruolo delle donne. Il loro lavoro, spesso silenzioso ma determinante, deve essere considerato a pieno titolo espressione di merito civile».
Gli Stati generali dell’onorificenza civile si sono conclusi con l’impegno a proseguire un percorso di crescita che intende fare del merito non un punto di arrivo, ma un punto di partenza. Un metodo di lavoro e una visione condivisa, orientata a rafforzare il senso di appartenenza alla Repubblica e a promuovere coesione sociale attraverso l’esempio, il servizio e la responsabilità.



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