Chiorazzo e Vizziello: Sanità territoriale al Collasso

 

“La situazione della guardia medica nell’area sud della Basilicata, come ormai in molte altre zone della regione, certifica lo stato di grave abbandono della sanità territoriale e smentisce la narrazione rassicurante portata avanti da mesi dall’assessore Cosimo Latronico”.

Lo dichiarano il Vice Presidente del Consiglio regionale Angelo Chiorazzo e il Capogruppo di Basilicata Casa Comune Giovanni Vizziello, denunciando le criticità sempre più diffuse del servizio di continuità assistenziale.

“Da una parte - affermano - si continua a raccontare una sanità che non soffre,  fatta di annunci e fotografie di rito coi neoassunti mentre dall’altra c’è la Basilicata reale, segnata da turni scoperti, presìdi che saltano e servizi essenziali non garantiti. Non si tratta di emergenze improvvise ma del risultato di anni di scelte politiche mancate”.

"Basilicata Casa Comune ha avanzato la proposta concreta di incentivare economicamente i medici che operano nei piccoli comuni e nelle aree più disagiate, prevedendo almeno 1.000 euro mensili aggiuntivi, come già avviene in altre regioni, a partire dalla Campania. Una misura semplice e immediatamente applicabile, ignorata però dal governo regionale guidato da Vito Bardi, che ha scelto di non decidere”.

“Il segnale più grave - proseguono i consiglieri di BCC - è che i sindaci, lasciati soli dalla Regione, stanno arrivando a valutare per esasperazione incentivi ai medici con risorse comunali. Un fatto politicamente inaccettabile, che certifica il fallimento della programmazione sanitaria e l’abbandono delle aree interne”.

“Chiediamo conto, ancora una volta, dei 50 milioni di euro destinati al progetto Basilicata On Health, che avrebbero dovuto rafforzare i servizi territoriali. Dove sono finiti e perché i cittadini non vedono miglioramenti concreti, a partire dall’assistenza di prossimità?”.

“La Giunta regionale - concludono Chiorazzo e Vizziello - ha scelto la propaganda al posto delle soluzioni. Di questa scelta politica, il governo Bardi e l’assessore Latronico dovranno rispondere all’intera comunità lucana”.

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