'Stop agli affari delle lobby petrolifere a danno della salute dei lucani'

POTENZA - “Invitati a partecipare alla Tavola Rotonda su ‘Petrolio in Val d’Agri – la parola all’informazione – Cosa bolle in pentola in Val d’Agri?’ non abbiamo fatto mancare il pensiero della tanta gente che rappresentiamo. E’ stata effettuata unilateralmente la modifica del Titolo V della Costituzione conditio da un Memorandum sul petrolio non condiviso né tantomeno, discusso da tutti. Per tanto rigettiamo ogni posizione affaristica delle lobby petrolifere a danno della salute dei lucani e a discapito di tutto il territorio”.
E’ quanto fanno sapere Giovanni Tancredi e Pino Giordano, segretari regionali dell’Ugl Basilicata unitamente ad Ottavio Frammartino, portavoce del movimento politico ‘Policoro è tua’.

Per gli esponenti lucani, “la Tavola Rotonda odierna a Villa d’Agri è sinonimo di un’ottimo confronto dove ognuno è legittimato a sapere, da chi ha coraggio di dirlo come noi, la verità su cosa e come vogliono trasformare la nostra regione. Il petrolio lucano non è nero, è azzurro come i nostri splendidi mari, verde come i nostri prati, e si chiama turismo, sviluppo, salute e occupazione. Siamo ad apprezzare la lodevole iniziativa poiché per noi – proseguono i segretari – è già battaglia con l’identico obiettivo comune: bloccare l’avanzata delle trivelle e dei cercatori dell’oro nero e, per difendere il mare, le montagne di casa nostra e tutta la Regione da un nuovo e invasivo attacco. Ciò è un vero e proprio scellerato atto criminale dei nostri rappresentanti al Senato che hanno votato favorevolmente per Renzi e ricevendo ringraziamenti da petrolieri. Hanno probabilmente dimenticato che la Basilicata – aggiungono i vertici dell’Ugl e di Policoro è Tua – rappresenta per i lucani valori identitari prim’ancora che straordinarie risorse ambientali e di importanti strumenti per la valorizzazione della nostra economia. Viggiano è Basilicata, il mare e i monti rappresentano per noi un serbatoio di vita ed insieme una importantissima risorsa in grado di produrre benessere per le nostre comunità. Non è pensabile che – concludono i segretari Ugl, Tancredi, Giordano, e Ottavio Frammartino di ‘Policoro è tua’ – si possa ulteriormente gravare la nostra terra di un peso che non può e non deve sostenere avendo già pagato un tributo decisivo allo sviluppo dell’intera economia nazionale senza aver ottenuto grandi guadagni e ritorni in senso occupazionale, economico ma in primis di salvaguardia salutare. Non permetteremo, non solo alle grandi compagnie ma anche a piccole ditte individuali se, non avremo un confronto pubblico, leale, veritiero e confortante per i lucani, che trivellino ancora sulla nostra terra e che la Basilicata possa chiamarsi d’ora in poi Texas: sinora ai lucani hanno fatto solo vedere ‘bucce di noccioline’ del ricchissimo business energetico. Siamo ottimisti e che ben vengano tali iniziative come questa che va a stimolare il protagonismo della comunità e degli enti locali sui temi dello sfruttamento della Val d’Agri, un territorio conteso in bilico tra salvaguardia dei beni comuni, interessi collettivi e quelli di parte, alla luce delle disposizioni contenute nel recente Decreto Legge 133/2014 “decreto legge sblocca Italia” e della modifica del Titolo V della Costituzione che pongono limitazioni alla sovranità delle comunità in nome di un presunto ‘interesse pubblico’ del petrolio estratto da compagnie di profitto privato”.