di Antonio Gianseni. Prosegue il dibattito nel capoluogo sulla riqualificazione dell'area ex Cip zoo. “L’iniziativa spontanea, promossa da giovani tecnici, per sostenere la creazione di un parco urbano nell’area ex Cip zoo di Potenza è straordinaria perché rappresenta la voglia di una nuova generazione di rendersi parte attiva, riportando tra la gente, anche grazie a Twitter e Facebook, un dibattito per troppo tempo confinato solo nei palazzi di governo. Partendo da questi nuovi stimoli è ora necessario che gli amministratori tutti, cogliendo questa nuova modalità di interazione che i social network stanno favorendo, si pongano al servizio della collettività, contribuendo con la loro azione ad analizzare tutte le questioni preliminari necessarie ad una più puntuale valutazione della proposta”.
Sono le parole del presidente del Gruppo dei Popolari Uniti al Comune di Potenza, Sergio Potenza.
“Innanzitutto - dichiara Potenza - è necessario chiarire gli aspetti legati alla titolarità dell’area, attualmente di proprietà della Regione Basilicata. Quindi l’attività principale dovrebbe essere incentrata non tanto sul semplice plauso all'iniziativa quanto sulla verifica delle problematiche legate al trasferimento dell’area al capoluogo o, in alternativa, alla possibilità di vincolare la stessa alla realizzazione del Parco attraverso una legge regionale. Poi - continua Potenza - la superficie e' ubicata nel perimetro delle aree sottoposte alla competenza del Consorzio per lo Sviluppo della Provincia di Potenza e quindi fuori dalla disciplina del regolamento urbanistico del Comune di Potenza. A riguardo e' necessario che gli amministratori competenti si adoperino per dar corso a quanto fissato nell’articolo 28 della legge regionale n. 18 del 2010, che prevede la riperimetrazione delle aree industriali. Tale norma fissava un termine di sei mesi per dar corso alle necessarie attività, ad oggi non è ancora dato conoscere lo stato dell’arte. Inoltre, il sito ha evidenti problemi legati all’inquinamento. Nelle strutture - spiega Potenza - è presente amianto e si dovrebbe anche verificare il paventato inquinamento del suolo a causa delle attività svolte nel ventennio precedente. In ogni caso, per tali evenienze, indipendentemente dai tempi di realizzazione del Parco, si dovrebbe dar corso alle necessarie attività e trovare nel bilancio regionale le somme sufficienti alla bonifica", conclude l'assessore.
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