Turismo: E...state in Basilicata

di Concetta Padula. Il cielo stellato ha fatto sempre da cornice alle numerose notti bianche che si sono avvicendate in quest'afosa estate lucana. Ai paesani ed ai visitatori sono stati proposti suoni, colori e sapori di un tempo che fu.

Tra queste rappresentazioni citiamo "La storia bandita" di Brindisi di Montagna e i cortei federiciani del castello di Lagopesole e di Melfi. Le poesie venosine si fondono con le giravolte, gli intrecci e i saltelli delle tarantelle lucane che ci rimandano a Tricarico e al Santo patrono di Anzi: "San Donato" il quale ci ricorda che con l'aiuto della fede si può " guarire" dal mal della tarantola.

Nei primi giorni di Settembre, Muro Lucano raccoglie paesani, turisti ed emigranti intorno alla figura del Santo patrono della Basilicata: San Gerardo Maiella. I fuochi d'artificio nello scenario naturale di San Luca Branca ci rinviano a una gara pirotecnica compiuta all'insegna dello spirito di accoglienza e collaborazione visto che vi partecipano anche artificieri provenienti da regioni limitrofe.

La Madonna nera del Sacro Monte di Viggiano viene accolta da paesani, visitatori ed emigranti che con questa festa salutano il loro amato paese natio , riprendono baracche e burattini per ritornare al " lavoro usato". Volare come un uccello o meglio ancora come un angelo, è questo che ci ricordano Castelmezzano e Pietrapertosa,paesi presi d'assalto da turisti che vogliono provare l'ebrezza di aprire le braccia e immergersi nella natura, sollevarsi in quota e librarsi in alto tra cielo e terra.

I cultori dell'arte hanno potuto visitare musei, siti archeologici e spettacoli teatrali visto che oltre all'apertura settimanale, il bagno nella cultura si è potuto prolungare anche nei week-end. Le sagre lucane sono impregnate di profumi antichi, e dei sapori vetusti dei piatti tipici della regione che insieme alla maestria e all'inventiva delle massaie si riesce ad accogliere viandanti che decidono di sostare in questi piccoli borghi e poi prendere il largo e far scalo presso i Sassi di Matera o ancora percorrere i sentieri del Pollino o volgere lo sguardo alle spettacolari cascate di San Fele o tuffarsi nell'azzurro mare di Maratea ammirando il "Cristo" o specchiarsi nei limpidi laghi di Monticchio.

Questo scenario di divertimento , questo lampo di frenesia dura poco, quanto un battito di ciglia... Un noto proverbio lucano recita così: "fest, maltiemp e frustier a cas " per dire che questi momenti sono solo uno sballo, che per un attimo distolgono i lucani dai problemi, dalle responsabilità e dalle incombenze quotidiane. Dopo, tutto ritorna come prima...