
POTENZA. Si discute di normative sul commercio a Potenza. Il VicePresidente del Consiglio Comunal, Antonino Imbesi, in una nota, ha reso noto di aver presentato una interpellanza urgente all’attenzione del Sindaco e degli Assessori al Commercio ed al Bilancio su una interpretazione vessatoria che il Municipio realizza sulle norme in materia di commercio."Il Comune di Potenza – ha detto il VicePresidente – multa le imprese qualora comunichino tardivamente l’apertura, la variazione e/o la cessazione di attività sul territorio, senza considerare in alcun modo la buona fede del cittadino-impresa e senza tenere in considerazione parametri di valutazione differente per ciascuna delle suddette casistiche.”“Innanzitutto – ha spiegato Imbesi – l'inizio di attività o segnalazione certificata di inizio attività (SCIA), si dovrebbe presentare al Comune competente, in via telematica tramite lo sportello Suap, utilizzando un certo tipo di modulistica, procedura che però il Comune di Potenza non ha mai attivato lasciando gli operatori letteralmente in una situazione di ovvio caos. Poi l’ulteriore ed ancor più grave problema è determinato dal fatto che in caso di variazione o cancellazione della attività il Comune chiede di ricevere una comunicazione preventiva rispetto allo stesso atto pubblico da realizzarsi: per intenderci, con tale paradossale interpretazione, nel caso in cui si volesse effettuare un fitto d’azienda nel 2013, bisognerebbe prima informare il Comune di voler fare un fitto d’azienda ad esempio in data 20 gennaio 2013 e poi procedere a farlo andando dal Notaio in quella stessa data: cosa che di per sé è decisamente irrazionale tanto è vero che la stragrande maggioranza dei Comuni italiani prevede espressamente che tale comunicazione possa essere effettuata entro 30 giorni dalla data di effettiva variazione e cessazione. Inoltre, mentre tutti gli altri Comuni richiedono che le necessarie comunicazioni vengano effettuate dal subentrante, invece, il Municipio di Potenza impone che la comunicazione venga effettuata da tutti gli interessati (locatore e conduttore d’azienda): quindi, per esempio, nel caso in cui un’impresa comunichi la cessazione e questa dipenda dalla cessione (o vendita) dell’azienda, l’onere di comunicare la chiusura dell’attività del precedente titolare dovrebbe ricadere sia sul cedente, sia sull’acquirente. ”Il VicePresidente del Consiglio Imbesi ha quindi deciso di presentare una interpellanza urgente per sollecitare l’Amministrazione di Potenza a dare una decisa e rapida sistemata normativa al settore commercio, dando una interpretazione simile alle altre Amministrazioni pubbliche."
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