Poste: 500 persone in corteo a Potenza. Anci Basilicata ricorre al Tar

POTENZA. Circa cinquecento persone - tra cui sindaci, amministratori locali e sindacalisti - hanno partecipato stamani a Potenza alla manifestazione organizzata per protestare contro la chiusura di molti uffici postali in Basilicata. Il corteo e' stato preceduto da una quindicina di trattori, bloccando il traffico tra via del Gallitello e via Anzio, fino alla sede della Regione, meta dei manifestanti.
Annullato l'incontro con l'azienda previsto per il pomeriggio.

Al termine della manifestazione indetta dall’ANCI Basilicata con i comitati locali a difesa degli sportelli postali presenti sul territorio, culminata nell’incontro tenutosi con l’Assessore Vincenzo Viti in rappresentanza del Governo regionale ed in presenza di parlamentari, amministratori regionali e provinciali  i Sindaci lucani, hanno approvato il seguente documento:

1)      ritengono gravissima la rinuncia di Poste Italiane a partecipare all’incontro promosso per oggi con ANCI e Regione per discutere della questione connessa alle decisioni di chiusura e razionalizzazione di Uffici postali nella Regione Basilicata.

2)      Considerano incomprensibile la motivazione a tale rinuncia connessa alla organizzazione di una legittima, democratica e pacifica manifestazione promossa dall’ANCI Basilicata con i comitati locali a difesa di presidi territoriali fondamentali per garantire servizi essenziali quali il pagamento delle pensioni, del servizio postale universale, di depositi finanziari, ecc., essenziali per garantire processi di sviluppo territoriale e coesione sociale.

3)      Considerano tale comportamento un atteggiamento ostile che rischia di compromettere definitivamente le relazioni istituzionali tra il Sistema dei Comuni e Poste Italiane.

4)      Considerano ingiustificati i provvedimenti  di chiusura e razionalizzazione anche alla luce di alcuni dati acquisiti presso le comunità interessate, che vengono proposti a titolo esemplificativo:

-          Ufficio di Possidente, oggetto di provvedimento di chiusura, sono presenti:

a)      500 pensioni pagate a sportello

b)      250 operazioni medie giornaliere

-          Ufficio di Sant’Antonio Casalini, oggetto di provvedimento di chiusura, sono presenti:

a)      250 pensioni pagate a sportello

b)      110 operazioni medie giornaliere

-          Ufficio di Avigliano Scalo , oggetto di provvedimento di chiusura, sono presenti:

a)      180 pensioni pagate a sportello

b)      150 operazioni medie giornaliere

Tali numeri vanno confrontati con i dati medi dei 628 uffici nazionali oggetto di razionalizzazione e pari a :

a)      48 pensioni pagate a sportello

b)      47 operazioni medie giornaliere

Vanno, inoltre, confrontati con i parametri di Poste Italiane per esemplificare un ufficio mono-operatore diseconomico:

a)      6 pensioni medie pagate a sportello

b)      18 operazioni medie giornaliere

 Sorprendente, anche il dato medio giornaliero relativo alle razionalizzazioni degli Uffici in Basilicata, pari a:

a)      Tra 70 e 100 pensioni medie pagate a sportello

b)      Tra 75 e 100 operazioni medie giornaliere

Trattasi di dati che evidenziano come in Basilicata si è operato con razionalizzazioni di uffici che hanno volumi medi di attività doppi rispetto alla media nazionale.

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