L'arte culinaria lucana rivalutata dalle ricette anti-spreco

di Concetta Padula - Anche in Basilicata la CIA (Confederazione Italiana Agricoltori) promuove una campagna contro gli sprechi alimentari. Il cibo che ogni mese viene buttato nei rifiuti è pari a 28€ a famiglia,un dato allarmante se si considera che in Basilicata una famiglia su quattro vive in situazione di chiara indigenza.

L'iniziativa che propone la CIA lucana è quella di creare nelle aziende agrituristiche dei laboratori impegnati ad insegnare alle casalinghe e a tutti i consumatori le tecniche alimentari anti-spreco. Il prodotto più "buttato" dalla tavola dei lucani è il pane raffermo, ma è possibile riciclarlo facendo degli ottimi "pan-cotti" o degustando della buona "acqua-sale". In tal modo ,si cerca di recuperare l'arte culinaria contadina divulgando ricette dell'antica tradizione lucana: "peperoni crusc-chi con patate lesse", pezzente (salsicce fatte con carne di maiale più scarto), cipolle peperoni e uova, frittate di ortaggi, bolliti, soffritti ecc...

La regione Basilicata sta cercando di mettersi al passo con le iniziative che la Coldiretti ha deciso di patrocinare nelle altre regioni della penisola.Infatti, in occasione della Giornata Mondiale dell'Alimentazione sono state rielaborate, in altre regioni italiane, alcune idee contenute nel libro:"Spunti antichi per donne moderne. Dialogo tra città e campagna", scritto da alcune imprenditrici agricole della Lombardia.

Il rapporto FAO,stillato il 16 Ottobre scorso, è molto deludente perchè registra, nel mondo, tra i Paesi Sviluppati e quelli in via di Sviluppo il fatto che si buttano nella spazzatura circa 1,3 miliardi di tonnellate di avanzi, cioè 1/3 del cibo prodotto, quanto servirebbe a sfamare 1 miliardo di persone che soffre la fame.

Il calo dei consumi alimentari in Basilicata, negli ultimi mesi, è sceso del 9,3%.