Precari in Regione, ”gestione paradossale e anomala”

BARI - “Contratti a progetto, collaborazioni, assunzioni part time. Il mondo dei contratti di lavoro è sempre più variegato, ma come troppe volte accade il lavoro svolto non è mai quello descritto nell'accordo tra le parti. E la sensazione è che questo accada anche nella sede della Regione Basilicata, dove numerosi dipendenti, che si trovano lì da anni, hanno lasciato il posto a colleghi più giovani ma che nona avrebbero i titoli per svolgere quelle mansioni. Una situazione resa possibile dal Por (Programma operativo regionale) 2000-2006".
È quanto denunciano i segretari regionali dell'Ugl Basilicata, Giovanni Tancredi e Giuseppe Giordano, che sottolineano come quello che è accaduto in passato oggi si ripresenta con "il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) 2007-2013.

Il tutto si traduce in dipendenti con contratto di co.co.co. che arrivano a percepire anche 4mila euro al mese, ma che non potrebbero neanche toccare una pratica in quanto, spulciare le varie determine, dovrebbero fornire solo un'assistenza tecnica. I fondi europei – continuano Giordano e Tancredi - non dovrebbero servire per creare questo tipo di corsie preferenziali a scapito di lavoratori che da anni lavorano in un ufficio e che all'improvviso si ritrovano spostati e, a volte, mobbizzati. Eppure chi dovrebbe controllare c'è, come l’Autorità di gestione del Por Basilicata, che ha precise responsabilità proprio sull’utilizzo dei precari a norma di legge. I superiori sanno, ma – concludono I segretari Ugl - nessuno fino ad oggi ha fatto nulla. Le varie irregolarità sono ancora tutte lì e noi denunceremo il tutto alle Autorità competenti. Intanto dall'alto dell'Europa ci guardano".