Metaponto, Napoli: Regione riprende la sua sovranità ambientale

 


L’incendio che il 9 luglio ha devastato la pineta di Metaponto non è solo un episodio di cronaca ambientale: è la fotografia drammatica di un cortocircuito sistemico, di uno squilibrio profondo tra responsabilità, competenze e prossimità istituzionale. Quando si abdica alla cura diretta del territorio, quando si smarrisce la vigilanza e si frammenta la filiera decisionale, il prezzo lo paga sempre il bene comune. E lo paga in silenzio, sotto forma di cenere. Questa volta, però, il silenzio non ci sarà”. Lo dichiara capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Michele Napoli, a proposito della mozione approvata dall’Assemblea ieri che impegna la Giunta “a un piano straordinario per la messa in sicurezza, la rinaturalizzazione e il rilancio del Metapontino, a seguito del rogo che ha cancellato decine di ettari di patrimonio boschivo, compromettendo la stagione turistica, la biodiversità e l’equilibrio ambientale della costa jonica”.

“Una tragedia annunciata. Una risposta che non può più attendere” ha affermato Napoli nel suo intervento. Il Capogruppo “ha ricostruito con precisione tecnica e politica le cause strutturali dell’accaduto, denunciando l’inadeguatezza dell’attuale modello di gestione della riserva, affidato da anni al presidio forestale di Martina Franca, distante, disconnesso, mai integrato nel tessuto operativo e istituzionale lucano”.

“Una riserva può esistere sulla carta, ma se non è presidiata, non è protetta. E se non è abitata dalle istituzioni, diventa territorio di nessuno. È mancato tutto: monitoraggio, manutenzione, presenza, cooperazione. Non è il tempo della polemica. È il tempo della responsabilità. Di un’azione politica alta, concreta, risolutiva”

“La mozione presentata - ha evidenziato Napoli - contiene otto impegni chiari, incisivi e legittimi, già ritenuti percorribili sul piano giuridico, tecnico e amministrativo: Riconoscimento dello stato di emergenza per il territorio colpito; Messa in sicurezza immediata dell’area incendiata, con uomini, mezzi e tecnologia; Piano straordinario di rinaturalizzazione e riforestazione, in sinergia con Università e centri di ricerca ambientale; Istituzione di un Presidio Forestale Permanente del Metapontino, dotato di sede fisica, personale operativo e autonomia decisionale; Trasferimento della gestione della riserva sotto il controllo della Regione Basilicata, superando definitivamente l’esternalizzazione improduttiva a presìdi extraregionali; Ristori e misure di sostegno economico per le imprese turistiche e produttive danneggiate, con attivazione di un contributo straordinario al Comune di Bernalda per introdurre riduzioni su TARI e IMU; Campagna di marketing territoriale per il rilancio dell’immagine turistica del Metapontino; Costituzione di una Cabina di Regia interistituzionale permanente, per pianificare e presidiare il futuro del territorio”.

“Ampio spazio è stato dedicato anche agli operatori del settore turistico, ricettivo e commerciale della zona colpita che hanno visto andare in fumo investimenti, prenotazioni, fiducia. A loro diciamo: non resterete più soli. Mai più. La Regione Basilicata vi sarà accanto, non con parole, ma con strumenti, risorse e visione.”

“Non possiamo più tollerare - ha ribadito l’esponente di FdI - una gestione a distanza, intermittente, episodica. La Basilicata deve riappropriarsi della sua sovranità ambientale. Il patrimonio naturale non è un lusso. È l’infrastruttura fondamentale per il futuro”.

“Questa mozione – ha concluso - non è una reazione emotiva. È un atto di governo. È la dimostrazione che la buona politica non è quella che denuncia, ma quella che costruisce. Con rigore. Con concretezza. Con il coraggio di cambiare. Perché la Basilicata non sia più terra di omissioni. Ma terra di custodia e di rinascita.”



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